Gioielliere imbavagliato e legato dal rapinatore
È entrato in gioielleria "armato" di scotch e, col tono quasi flemmatico, ha informato il titolare – quasi ottantenne - di quello che sarebbe successo: «Non ti muovere, è una rapina». Il malvivente l'ha immobilizzato e imbavagliato per poi dileguarsi con una refurtiva di poche centinaia di euro: il colpo di un disperato, che non poteva fruttare molto ma che ha lasciato tramortito un signore sulla soglia della pensione. È accaduto ieri mattina, poco dopo le 11.30, nella gioielleria a conduzione familiare fratelli Delzotti, al civico 7 di via Santa Maria del Buon Consiglio, traversa della Tuscolana all'altezza della stazione della metropolitana di Porta Furba. "Stiamo chiudendo l'attività, da rubare c'è poco o nulla, non so perché abbiano preso di mira proprio questo negozio": è scosso il figlio del titolare, 76 anni, che come ogni mattina ha alzato la saracinesca già assaporando il meritato riposo. Una vetrina modesta, che non espone grandi marche, piuttosto monili d'oro e orologi antichi dal valore contenuto, quelli esposti non superavano i 180 euro. Nessuno, attorno, si è accorto di nulla: "Era un uomo solo, sulla quarantina – racconta il figlio dopo aver sentito la testimonianza del padre - si è affacciato a volto scoperto, mio padre non lo conosceva ma l'ha fatto entrare, gli ha legato le mani con lo scotch e se ne è andato via con poche cose". Il tempo di un minuto, il balordo ha arraffato quello che si è trovato a portata di mano, lasciando intonsa anche la vetrina, e se ne è andato. E' stato lo stesso titolare, dopo esser riuscito a divincolarsi, a chiamare i soccorsi. I carabinieri della Compagnia Casilina, intervenuti sul posto, dopo aver raccolto elementi utili alla ricostruzione dell'identikit del malvivente, che era appunto a volto scoperto, sperano anche nelle telecamere di videosorveglianza della banca che affianca il negozio, che potrebbero averlo ripreso prima dell'ingresso in gioielleria.