Valle Galeria dal Papa contro la discarica
Unsit-in che annunciano «simbolico, assolutamente pacifico, ma che speriamo ci apra la strada a un'udienza col Papa, le ultime notizie dimostrano che qui rischiamo la salute». Dopo la Tiberina, la Flaminia, l'Aurelia, la Pisana, piazza San Pietro diventa così l'ultima spiaggia del popolo anti-discarica della Valle Galeria (da Massimina a Malagrotta, da Piana del Sole a Monte Stallonara), che - forse - ha brindato allo scampato pericolo, nell'ultimo consiglio regionale in cui è passata la mozione «salva-territori», troppo in fretta. Il tempo stringe, il prefetto Sottile dovrà indicare all'Ue il nuovo sito alternativo a Malagrotta entro il 29, mentre si allunga la lista di preoccupazioni dei residenti dopo le recenti audizioni in Commissione Ecomafie sullo sversamento a Malagrotta di rifiuti non trattati, gli studi di Asl Roma E e Università Roma Tre che certificano anomalie nelle percentuali di mortalità e l'indagine che la procura ha aperto sui decessi sospetti dopo aver acquisito il dossier epidemiologico disposto dalla Regione. Eppure le opzioni Monte Carnevale e Monti dell'Ortaccio, sito quest'ultimo di proprietà di Cerroni, entrambi nel quadrante di Malagrotta, «continuano a rimbalzare sulla bocca di questi tecnici – è inferocito, come i suoi concittadini, Angelo Vastola, del comitato anti-discarica della Valle Galeria – ormai ci sono dichiarazioni di politici, studi e indagini, è appurato che con Malagrotta in tutti questi anni ci hanno avvelenato, come si può solo pensare di sommergerla ancora di rifiuti?». Non sanno più come convincere chi dovrebbe decidere, in primis Clini, sostenitore della prima ora di Monte Carnevale, a stralciare i progetti su quei territori: «Così chiediamo udienza al Papa: domani saremo lì, pacificamente, per cercare qualcuno che ci dia ascolto quando parliamo di tumori, salute, futuro di un'intera città». L'appuntamento è alle 11 in via della Conciliazione, con loro ci sarà anche Fabio Bellini, presidente del XVI Municipio: «È un'azione simbolica di grande significato. Politica e istituzioni con questo territorio hanno fatto un patto tanti anni fa: si è costruito un gassificatore, impianto che pochi accetterebbero, con la promessa che si sarebbero chiuse discarica e raffineria». Da sempre contraria a insistere su Malagrotta, insieme ad Alemanno, è la Polverini, che ieri ha anche ribadito l'appoggio al commissario Sottile: «Ci sono incontri tecnici ma per la scelta del sito abbiamo ancora bisogno di qualche giorno – ha spiegato la governatrice, continuando sull'intensificarsi dei contatti tra Sottile e il patron di Malagrotta - Cerroni è monopolista nel settore, chiunque si occupa di rifiuti necessariamente deve avere un rapporto con lui». L'assessore ai rifiuti della Regione Di Paolo ha poi comunicato che «l'offerta vincolante di acquisto del Consorzio Gaia, pari a 14 milioni e 100mila euro, inviata da Lazio Ambiente spa, è stata ritenuta economicamente e tecnicamente congrua dal commissario straordinario del consorzio Andrea Lolli, e quindi pubblicata».