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«Lo sviluppo deve sposarsi con riqualificazione e turismo»

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Il vicepresidente della Regione: nuovo partito e nuova legge elettorale

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Èun Luciano Ciocchetti a tutto tondo quello che parla all'assemblea nazionale degli amministratori e dei dirigenti Udc dell'Italia Centrale. «Turismo, Urbanistica, Imprenditoria e Innovazione siano prioritari nella nostra agenda politica - dice il vicepresidente della Regione - Dobbiamo modificare il nostro sistema economico individuando un nuovo modello di sviluppo. Non possiamo più pensare allo sviluppo come crescita senza limiti. Lo sviluppo economico dovrà avere un cuore sociale, tenere presente che non è solo il profitto, ma la qualità della vita a misurare la richezza di un territorio. Anche l'imprenditoria deve divenire più moderna, lungimirante». A questo proposito, Ciocchetti punta sul turismo che «non può continuare ad attrarre turisti senza un grande piano di riqualificazione delle nostre città che preveda miglioramento infrastrutturale, percorsi organizzati capaci di far diffondere il turismo anche in luoghi oggi meno noti alla grande massa e diffondere nuovi micro-servizi», dalle infrastrutture all'accoglienza. Per questo Ciocchetti propone «un grande piano di riqualificazione dei territori urbani, colmando ritardi e lavorazioni superficiali. In sintesi serve un piano nazionale di riqualificazione di quello che è stato costruito e vista la mancanza di fondi bisogna puntare sulla semplificazione delle procedure per chi vuole fare interventi di miglioramento e riqualificazione e il decreto di sviluppo di queste ultime va in questa direzione». Il vicepresidente della Regione affronta anche il tema della riorganizzazione dei partiti. «Questi giorni di discussione devono segnare un passaggio storico: definire i connotati del nuovo baricentro della politica italiana di domani», dice. Chiaro il riferimento a un nuovo partito di centro che riesca ad aggregare «le forze moderate e riformiste». «La questione non è semplicemnte ridare alla politica un partito di centro, ma un partito che sappia porsi come forza centrale per la rinascita nazionale che, come ha giustamente detto Cesa, sappia riprendere e migliorare le politiche di verità e serietà intraprese da Monti e immettere il Paese sui binari di una nuova crescita, che sappia individuare uno sviluppo economico che vada di pari passo con la protezione sociale, rimettendo al centro della politica italiana il bene comune e lo spirito nazionale», spiega Ciocchetti. «Tutti i moderati e i cattolici che hanno a cuore l'Italia - esorta il vicepresidente della Regione - vengano a far la loro parte nella nascita di questo nuovo partito che sarà la casa del futuro del nostro Paese». Sulla legge elettorale Ciocchetti non ha dubbi: ««È giunto il momento di essere franchi: non possiamo perdere tempo in discussioni sterili su sistemi istituzionali sempre più astrusi e complicati, così la politica si fa del male. Noi moderati vogliamo e lo diciamo a gran voce che si deve riformare la legge elettorale introducendo le preferenze, permetterebbe ai cittadini di liberarsi della mediazioni delle oscure stanze di partito e scegliere le persone che li devono rappresentare in Parlamento. Questo è l'unico metodo che ci permetterebbe di reintrodurre una naturale selezione della classe dirigente». Dan. Dim.

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