In trappola nell'ascensore Panico nella metro B1
Cimancava pure il guasto dell'ascensore con dodici persone, tra cui due cardiopatici, intrappolati per mezz'ora. Per giunta nel giorno dello sciopero dei trasporti. E pensare che la nuova fermata della metropolitana di viale Libia, dove si è bloccato l'ascensore, è stata inaugurata il 13 giugno, appena dieci giorni fa. I sindacati, che ieri hanno organizzato lo sciopero, non si sono fatti sfuggire l'occasione per criticare l'amministrazione comunale e il costruttore: «La gatta frettolosa fa i gattini ciechi - ha detto Pino Ricciardelli dell'Orsa - C'erano arrivate delle segnalazioni che scale mobili e ascensori avevano dei problemi, ma la spinta politica ha portato a fare le cose in tempi non compatibili con quello che c'era da fare. Prima di inaugurare la metro serviva più tempo per verificare l'infrastruttura. Poi ci dissero che tutto era stato risolto ma il risultato è quello che sta sotto gli occhi di tutti». «Le autorizzazioni per gli ascensori sono arrivate solo pochi giorni prima dell'apertura - ha detto Walter Sforzini dell'Usb - C'è stata molta fretta e si sa come va a finire poi nascono i gattini ciechi». Eppure le tre nuove fermate della B1 (Annibaliano, Libia e Conca d'Oro) hanno superato tutti i collaudi e le agibilità da parte del Ministero. Sono bastati dieci giorni è si è verificato il primo guasto. Fortunatamente i dodici bloccati in ascensore non si sono sentiti male. Solo molta ansia nell'attesa che arrivassero i vigili del fuoco a salvarli. Gli ascensori a viale Libia sono fondamentali, dal momento che la stazione si sviluppa molto in profondità con sei piani di scale mobili. L'associazione Codici ha chiesto di risarcire i danni: «La metro B1 non garantisce il servizio e la sicurezza di viaggiare tranquilli», dice il segretario nazionale Ivano Giacomelli. Il 14 giugno, infatti, il giorno dopo l'inaugurazione, la linea si è bloccata 20 minuti a causa di un addetto alla sala di controllo che si era assentato. Poi sono cominciate le corse dei treni saltate a causa dello stato di agitazione dei macchinisti. Si sono toccati anche ritardi di 40 minuti sia sulla B che sulla linea B1. Per il consigliere capitolino del Pdl Ivano Todini il guasto dell'ascensore è addirittura «un palese boicottaggio». Alessandro Onorato, capogruppo dell'Udc in Comune, chiede un'inchiesta rigorosa sul collaudo, è un blocco vergognoso». Il capogruppo del Pd, Umberto Marroni, annuncia una «urgente interrogazione per fare piena luce sia sulle procedure di collaudo che sulla pianificazione del servizio». I problemi non ci sono stati solo per chi ha preso gli ascensori. Se la B ha viaggiato tutto il giorno con corse ridotte, la metro A ha addirittura chiuso per alcune ore. Alle 8,45 del mattino, i cancelli sono stati sbarrati. Alla stazione Anagnina i passeggeri hanno iniziato a inveire contro gli operatori. Sono dovuti intervenire i carabinieri.