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Damiana Verucci Slitta la Commissione in I Municipio per esaminare il «caso Caffè della Pace».

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Èquella dell'Associazione Abitanti Tutela e Valorizzazione del centro storico, che parla attraverso l'architetto Mario Macitelli: «Un'assurdità togliere tavolini e sedie all'aperto dello storico Caffé della Pace», dice senza usare mezzi termini. La bozza della Commissione Tecnica sostiene che l'osp è in contrasto con le norme del codice della strada per la presenza di due posti per i portatori di handicap. In poche parole posteggi auto e tavolini non potrebbero convivere. Dunque, via i tavolini del Caffé della Pace. ìStiamo parlando di un locale storico – insiste l'architetto - dove quei tavolini ci sono sempre stati. Si vuole intervenire in quel modo per la presenza di due posti dei disabili, ma non capisco questa decisione così eccessiva visto che quei posti si potevano spostare di qualche metro, se il problema è lo spazio di manovra, oppure si poteva chiedere ai proprietari del locale di mettere i tavolini in un altro modo, invece di imporre loro di toglierli”. Decisione che, secondo l'architetto, ìcomporterebbe la chiusura dell'esercizio”. Macitelli non le manda a dire: ìVorrei sapere chi ha preso questa assurda decisione, probabilmente non si è neanche recato sul posto per rendersi conto che sia i posti dei disabili che i tavolini all'aperto possono convivere senza alcun problema”. Una tesi sposata anche da alcuni consiglieri del I Municipio che per ora preferiscono non metterci la faccia. Intanto, però, la Commissione che doveva riunirsi e andare avanti con il piano di massima occupabilità per il Caffé della Pace è stata rimandata e c'è chi dal Municipio assicura che sarà chiesto di fare tutte le verifiche possibili e prendersi tutto il tempo necessario prima di arrivare alle conclusioni. Che tradotto significa, cercare di far desistere dall'idea di non potersi più sedere all'aperto in via della Pace.

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