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Alemanno tra i passeggeri: ritardi inaccettabili

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«C'è la volontà di far saltare i turni. Se serve si applicherà il pugno duro»

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Alle9,32 è uscito alla fermata Bologna. Gli sono bastati circa 40 minuti al sindaco Gianni Alemanno per verificare che la nuova linea B1 ancora non è a regime. Ancora non vengono rispettati gli orari, anche dopo l'accordo, saltato in parte ieri, tra l'azienda del trasporto Atac e i macchinisti che per giorni hanno incrociato le braccia. Quaranta minuti trascorsi tra una fermata e l'altra per vivere i disagi che denunciano i passeggeri e per affermare alla fine del viaggio che è necessario garantire la regolarità delle corse il prima possibile. Ma il primo cittadino è andato anche oltre. «C'è una volontà di far saltare i turni, nessuno si può sottrarre ai propri doveri», riferendosi a 20 macchinisti su 100 che per giorni hanno costretto gli utenti a lunghe attese sotto terra. Alemanno non ha inoltre esitato a spiegare che «un solo treno è arrivato puntuale dopo gli otto minuti previsti, gli altri arrivano dopo il doppio del tempo: 14, 16 e 18 minuti. Va meglio della prima giornata, ma non è ancora accettabile». Insomma, il sindaco in 40 minuti ha vissuto il calavario dei passeggeri, che usano la metro soprattutto per andare e tornare dal lavoro. Una situazione che lo ha portato a dire di aver sollecitato l'amministratore delegato di Atac «a dirci, dopo l'incontro con il prefetto, se la situazione è realmente in via di risoluzione oppure no». Se la risposta fosse negativa, Alemanno ha detto che la prefettura, «organo preposto per legge, faccia interventi molto netti per garantire il normale funzionamento della linea B1». Pugno duro dunque per cercare nel più breve tempo possibile di annullare i ritardi, che a volte arrivano anche a 20 muniti, e far arrivare alle banchine i treni ogni 8 minuti. Il viaggio in metropolitana del primo cittadino è stato commentato da Enzo Foschi, consigliere regionale del Pd: «Alemanno ha ragione quando dice che ci sono ritardi inaccettabili sulla metro B. Dovrebbe dirlo al sindaco...». Dopo circa tre ore dal viaggio del sindaco, alla fermata Conca d'Oro alcuni passeggeri hanno dovuto fare i conti con un altro ritardo da 20 muniti. «Così non si può andare avanti, c'è stata una persona che ha iniziato a urlare, qui il caldo e i ritardi possono tirare brutti scherzi», ha detto una signora. Intanto l'associazione del consumatori Codacons ha depostato un esposto in procura chiedendo di intervenire sui disservizi «che hanno danneggiato pesantemente l'utenza». Infine ieri ci sarebbero stati turni scoperti del 20% sulla metro B-B1 che avrebbero provocato i ritardi.

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