Il prefetto non precetta Tregua dei macchinisti
Ancora ritardi sulla metro B, poi la trattativa Da oggi basta disagi. Atac pensa alle sanzioni
Ilprefetto Pecoraro ha deciso di non precettarli e ha strappato un cessate il fuoco tra Atac e sindacati. Questi ultimi si sono impegnati a riportare il servizio alla normalità sulle linee B e B1 della metropolitana. Alla fine, l'ultima ratio della precettazione, come chiesto dal sindaco Alemanno, non è stata necessaria. Il miglioramento si dovrebbe vedere da stamattina. Ieri, soprattutto nella prima parte della giornata, le corse hanno avuto una riduzione di circa il 20% rispetto alla media. Il pericolo dello sciopero bianco (fuori dalle regole) non è ancora scongiurato, dipende da come evolverà il tavolo delle trattative voluto dal prefetto. Il Codacons, però, è passato all'attacco e oggi depositerà un esposto in Procura per i danni subiti dai passeggeri. L'esposto punta a risarcire chi ha vissuto i problemi di questi giorni, con attese sulle banchine che hanno superato anche mezz'ora. «Ancora una volta gli incolpevoli cittadini sono stati presi in ostaggio dai lavoratori del trasporto pubblico - dice il presidente Carlo Rienzi - I disagi sono stati immensi. Ci sono gli estremi per una indagine della magistratura. Gli utenti hanno pagato i biglietti ricevendo un servizio a intermittenza». Biglietti che da qualche settimana sono aumentati da 1 a 1,50 euro. Ieri mattina il prefetto ha incontrato prima i sindacati confederali Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Ugl Trasporti, poi le sigle autonome Usb, Orsa, Sul, Fast e Faisal. Tutti hanno sottoscritto la dichiarazione di intenti con cui i sindacati si impegnano a far cessare i disagi e a mettersi attorno a un tavolo con Atac per risolvere i problemi che riguardano turni e straordinari. Con l'inaugurazione della linea B1, da Conca d'Oro a piazza Annibaliano, i macchinisti hanno iniziato a creare i disagi per rivedere l'orario di lavoro deciso da Atac. L'ad Carlo Tosti ha spiegato che «nel tavolo di confronto si parlerà della questione dei turni perché con l'apertura della nuova B1 si è dovuta formulare la nuova composizione». Pino Ricciardelli dell'Orsa spiega le rivendicazioni dei lavoratori: «Noi chiediamo quello che in gergo si chiama "spezzatino", ovvero impiegare una parte dell'orario di lavoro a condurre la metro e l'altra a supporto del servizio, come maovrare i treni nei depositi e trasportare convogli in officina». Per Walter Sforzini dell'Usb «la turnazione della metro A permette con lo stesso orario, 6 ore e 10 minuti, una distribuzione del lavoro meno pesante». Già oggi inizieranno i confronti tra Atac e sindacati che erano naufragati prima dell'inaugurazione della B1 dello scorso 13 giugno. L'Autorità sugli scioperi auspica che i disagi cessino da subito e ammonisce: «Continueremo a seguire con massima attenzione la vicenda. Il diritto di sciopero, se non esercitato legittimamente, causa gravi disagi agli utenti». Atac, comunque, non abbassa la guardia: «Se nei disagi dei giorni scorsi riscontreremo comportamenti difformi ai regolamenti aziendali l'azienda comminerà sanzioni». L'assessore capitolino alla Mobilità, Antonello Aurigemma, spera che già da oggi la circolazione sulle linee B e B1 «torni alla normalità». L'opposizione ha criticato Alemanno. Per il segretario romano del Pd «il prefetto è stato costretto a trovare la mediazione, mentre questo compito spetta ad Alemanno». Il sindaco non ha accolto la polemica è si è limitato a ringraziare il prefetto e ha lanciato un appello ai sindacati «perché siano disposti a conciliare le esigenze della categoria con quelle degli utenti della metro, proseguendo il dialogo con l'azienda in modo proficuo per scongiurare finalmente il protrarsi dei disagi per i cittadini».