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Afa record dopo 230 anni

Caldo a Roma, turiste cercano refrigerio

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"Scipione" dà filo da torcere anche ai nostri amici animali che si rinfrescano nelle fontane. E oggi e domani fino a venerdì le temperature africane potrebbero tornare alle stelle dopo i 35,4 gradi registrati lunedì alle due di pomeriggio dall'Osservatorio metereologico del Collegio Romano, "record degli ultimi 230 anni, della seconda decade di giugno 1782" sottolinea Franca Mangianti già responsabile e presidente dell'Osservatorio Bernacca. I volontari della Protezione civile distribuiscono bottigliette d'acqua. Il 118 registra un aumento di chiamate del 20% rispetto alle 3.600 giornaliere. Telefonate di turisti, nonni e nipoti, spiega il direttore Livio De Angelis. Ma l'afa si sente di più con le tasche vuote, senza dieta giusta e condizionatore. Per censire le persone più sensibili all'aumento delle temperature la Regione Lazio ha ampliato il monitoraggio. Perché "per il disagio sociale l'anagrafe non basta", dice Pierluigi Bartoletti, segretario regionale dei medici di famiglia (Fimmg). "Un ottantenne seguito dalla badante - spiega Bartoletti - in una casa refrigerata sta meglio di un sessantenne solo e senza condizionatore". E qui entra in campo il medico di famiglia. "Siamo allertati al monitoraggio - continua -. Segnaliamo i casi agli elenchi Asl. E sulla base del profilo di rischio gli interventi su misura". Da oggi il ministero della Salute ha attivato il numero gratuito 1500, tutti i giorni (8-18) per consigli e vademecum in 6 lingue. Il Piano operativo di sorveglianza della Regione Lazio invece è attivo fino al 15 settembre. Riguarda in particolare gli over 65 soli a casa o nelle Rsa. Il programma, coordinato dal Dipartimento di Epidemiologia del Servizio sanitario Regionale (Centro di Competenza Nazionale per la prevenzione degli effetti del caldo del Dipartimento della Protezione Civile), coinvolge Asl, medici di medicina generale, Comuni, Protezione Civile, e associazioni di volontariato. Tre gli strumenti: i sistemi di allarme "Heat Health Watch Warning System", per prevedere fino a 72 ore di anticipo il verificarsi di condizioni a rischio, la definizione e il monitoraggio della popolazione anziana suscettibile e la sorveglianza attiva dei soggetti a rischio da parte dei medici di medicina generale, in collaborazione con le Asl. I medici di famiglia possono consultare, sul sito www.poslazio.it, l'elenco degli assistiti di età uguale o maggiore ai 65 cui il Dipartimento di Epidemiologia regionale ha associato il livello di suscettibilità agli effetti delle ondate di calore. E individuano ulteriori soggetti a rischio. Dieci regole per mettersi al riparo Per affrontare le ondate di calore l'assessorato regionale alla Salute, in conformità a quanto prescritto dal ministero della Salute, raccomanda di seguire alcuni pratici consigli. Occhio agli orari Evitiamo di uscire tra le le 12 e le 18 o svolgere attività fisica intensa durante gli orari più caldi della giornata. Cosa bere È importante bere molta acqua, almeno due litri ed evitare alcol e bevande contenenti caffeina (caffé e te), bibite gassate o zuccherate e liquidi molto freddi a rischio congestione. Dieta leggera Preferiamo frutta e verdura ma non deve mancare una quota di carboidrati e proteine, meglio pesce e carni bianche. Naturale sulla pelle Abiti leggeri e comodi ma soprattutto in lino e cotone, in fibre ma anche colori naturali. E se si ha un familiare malato e costretto a letto, assicurarsi che non sia troppo coperto. Cappelli Quando si è all'aperto è utile indossare cappelli leggeri e di colore chiaro per proteggere la testa dal sole diretto. Occhiali Proteggiamo la vista. Ma sulle lenti non scherziamo. Affidiamoci ad acquisti sicuri. Proteggiamoci Creme solari in caso di prolungata esposizione solare, preferibilmente con alto fattore protettivo per evitare scottature. Auto-killer Mai lasciare persone, anche se per poco tempo, chiuse nella macchina parcheggiata al sole. Sbagliato intraprendere viaggi lunghi nelle ore più calde. Condizionatori Meglio dei ventilatori che aumentano la disidratazione. Ma non trasformate gli ambienti in ghiacciaie. Previsioni Se il caldo è da bollino rosso si sa per tempo. Sul sito del Ministero della Salute si possono consultare i bollettini.  

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