"Una raccomandata per lei" Anziana picchiata e rapinata da finti postini a Monteverde
{{IMG_SX}}"Apra, c’è una raccomandata per lei". E invece per un’anziana di 83 è cominciato un incubo. È successo ieri intorno alle 13 a Monteverde, in via Littore Trebio. I due rapinatori sono entrati, l’hanno sbattuta a terra e mentre uno la teneva ferma l’altro cercava. E ha trovato. In un armadio nel salone ha scoperto una cassaforte all’interno della quale la signora teneva alcuni gioielli dal valore ancora imprecisato. Afferrato il bottino i due balordi sono scappati lasciando l’anziana sotto choc sul pavimento. È stata soccorsa da vicini di casa, sentendo le grida di aiuto e spavento della poveretta. Sul posto sono giunti i carabinieri della stazione Gianicolense, coordinati dal capitano Dario Mineo della Compagnia San Pietro. Sono accorsi anche i sanitari del 118 che hanno caricato l’anziana e in ambulanza l’hanno trasportata all’ospedale San Camillo dove i medici l’hanno sottoposta ad accertamenti per verificare se ha subito lesioni. La signora vive da sola. I malviventi sapevano che avrebbero trovato la cassaforte?Sapevano che in casa non avrebbero trovato altri con l’anziana? La rapina era stata pianificata oppure i balordi hanno colpito a caso?Sono alcune della curiosità che hanno gli investigatori che stanno indagando sul caso. L’allarme truffe agli anziani lo aveva lanciato proprio pochi giorni fa il presidente della Commissione Trasparenza del XVMunicipio, Antonio Aumenta. "Da alcuni giorni in via della Pisana, e più precisamente nel quartiere conosciuto come Colle Massimo, si stanno verificando tentativi di raggiro ai danni di anziani da parte di un organizzazione di truffatori". E ha citato dei casi avvenuti in zona. "In due occasioni - ha spiegato - sempre intorno alle 10.30 di mattina, due persone di circa 35/40 anni con una scusa hanno fermato l’anziano spacciandosi per avvocati e millantando una conoscenza col figlio della vittima, che peraltro hanno chiamato per nome, i quali hanno chiesto denaro saldare un falso contenzioso legale. La cosa più drammatica - ha aggiunto - è che un tentativo di truffa ai danni di una delle due vittime è andato a segno. Una signora è stata costretta a salire in casa, prendere il libretto di assegni, salire nell’auto insieme con il balordo, andare in banca e cambiare un assegno di 2.400 euro". "Situazioni del genere - ha commentato Aumenta - non si sono mai verificate nel quartiere ed è per questo che presenterò una denuncia contro ignoti con la speranza che questi delinquenti siano assicurati alla giustizia".