TERMINI Ladri di trolley in azione In manette due tunisini 1 Due tunisini (23 e 24 anni) sono stati arrestati in due diversi episodi dai carabinieri del Gruppo Roma, sorpresi a rubare dei trolley dentro Termini.
Maun militare libero dal servizio, della stazione Tuscolana, anche lui in attesa del treno, lo ha notato e bloccato. L'altro invece è stato arrestato fermato in piazza di Cinquecento dopo aver rubato la valigia a una giovane turista straniera. VIADELCORSO Sparivano biciclette Arrestata coppia di romani 2 Un 41enne e una 24enne romani sono stati arrestati dai carabinieri della Stazione San Lorenzo in Lucina per aver rubato una bicicletta in via del Corso. I due, entrambi noti alle forze dell'ordine, hanno adocchiato una bella bicicletta legata a un palo e in breve sono riusciti a rompere la catena. Ma i militari che hanno notato la scena sono intervenuti e li hanno arrestati. L'uomo già più volte in passato è stato pizzicato mentre tentava di rubare bici. PIAZZAVERBANO Striscione di Forza Nuova: Piazza Francesco Cecchin 3 Su via Montebuono, accanto a una sede di Forza Nuova, ieri due ragazzi erano fermi in piedi, a mò di presidio, davanti allo striscione «Onore a Francesco Cecchin», mentre su alcuni poster sul muro si leggeva «Lui vive, lui combatte». Su un angolo di piazza Verbano, invece, uno striscione recitava «Piazza Francesco Cecchin», mentre sull'altro lato, attaccata a un cartello stradale, sventolava una bandiera rossa con una croce celtica. Ricorrevano ieri i 33 anni dalla morte di Francesco Cecchin, l'attivista del Fronte della Gioventù morto il 16 giugno 1979 nei pressi di piazza Verbano. Ciò mentre a piazza Vescovio il sindaco deponeva una corona d'alloro sotto la targa dedicata a «Cecchin, vittima di violenza politica». VIAXX SETTEMBRE Prometteva permessi di soggiorno. Preso 4Un cittadino indiano di 35 anni è stato arrestato dai carabinieri della Stazione Viminale con l'accusa di estorsione. L'uomo, già noto alle forze dell'ordine, era solito appostarsi in via XX Settembre, avvicinare suoi connazionali e dopo aver millantato conoscenze, prometteva documenti per 500 Euro. Uno dei raggirati dopo aver consegnato un anticipo di 200 euro, accortosi dell'imbroglio si è rifiutato di versare altro denaro e si è rivolto all'Arma. Il 35enne, deciso a riscuotere l'intera somma pattuita, ha iniziato a minacciarlo, fino a quando non sono scattate le manette.