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Esposto di Ntv contro Ferrovie «Ha ingabbiato i nostri treni»

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L'accusa: i passeggeri costretti a fare un giro assurdo

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Lasocietà Nuovo trasporto viaggiatori (Ntv) ha aperto alla stazione Ostiense la sua seconda base romana dopo Tiburtina. Ed è già è polemica rovente. L'ad Giuseppe Sciarrone attacca Rfi: «Dopo 40 anni di onorato lavoro non mi aspettavo di finire in gabbia». L'oggetto del contendere è una rete metallica che separa il centro di Ntv dai propri treni «Italo». L'accusa è semplice: per creare problemi alla clientela avversaria le Ferrovie avrebbero creato un «muro» che complica assai il tragitto verso i convogli. La nota diramata da Ntv è al fulmicotone: «Rfi innalza barriere architettoniche artificiali per impedire ai viaggiatori di Italo l'accesso diretto ai treni dal marciapiede dell'ex Terminal Ostiense. Per imprecisate ragioni di sicurezza Rfi ha sbarrato il passaggio ai binari. Chi vuole raggiungere i treni è costretto a unascomoda e complessa gimkana, tra scale e sottopassaggi». Insomma, invece di fare 10 metri, se ne devono percorrere quasi 400. Sciarrone fa notare che senza la recinzione sarebbe stato un attimo raggiungere il treno, così invece ci vogliono tra i 6 e gli 8 minuti. Ferrovie però rispedisce al mittente l'accusa. Nessuna concorrenza sleale per il semplice motivo che la cancellata non è una decisione di Rfi e, comunque, risponde ad esigenze di sicurezza. Il 29 dicembre 2008 la proprietà dell'Air Terminal Ostiense è stata ceduta alla società Geal srl. Nel contratto era previsto che «in base al Dpr 753/80 in materia di "Polizia, sicurezza e regolarità dell'esercizio delle ferrovie", l'acquirente dovesse realizzare una separazione fisica tra i beni ceduti e le aree inerenti l'attività ferroviaria». Tutto secondo le regole, quindi. Rfi non risparmia una stilettata alla società capitanata da Montezemolo e Della Valle: «Chiunque avesse affittato o subaffittato l'immobile era doverosamente tenuto a conoscere le regole relative al suo utilizzo». Per Ferrovie la polemica è chiusa qui. Ma non per Ntv che fa notare come la recinzione «sia stata fatta innalzare solo dieci giorni fa». A questo punto Ntv ha deciso di presentare un esposto all'Antitrust, perché la cancellata «va contro gli interessi dei viaggiatori». Uno dei primi a schierarsi al fianco dei treni Italo è stato il sottosegretario alle Infrastrutture, Guido Improta: «Non riesco a nascondere l'indignazione e l'imbarazzo. Stiamo cercando tutti di mettere da parte contrapposizioni politiche e ideologiche e invece registriamo una tendenza a lavorare contro da parte di attori che rappresentano l'amministrazione dello Stato». Anche l'assessore capitolino alla Mobilità, Antonello Aurigemma, ieri ha fatto visita a «Casa Italo» e ha promesso un intervento del Campidoglio: «L'amministrazione cercherà di ristabilire un giusto sistema di concorrenza sul mercato dei trasporti». A stretto giro si è attivato anche l'assessore regionale ai Trasporti, Francesco Lollobrigida, che ha scritto a Rfi per chiarire le ragioni che hanno portato ad innalzare la «gabbia». A fare da paciere ci ha provato il presidente della Provincia Nicola Zingaretti: «Faccio un appello affinché ci sia collaborazione per limitare al massimo i disagi dei cittadini». Per il momento la collaborazione sembra lontana. Dar. Mar.

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