Disagi sulla Metro B Atac indaga sui macchinisti
La metro a Roma? Una «tragedia che non ha fine». «Siamo stufi che le cose non funzionino mai. Siamo nella Capitale dell’Italia e di questi problemi non dovrebbe esserci neanche l’ombra». A parlare lavoratori, colletti bianchi, studenti e anziani esasperati per i rallentamenti della linea B. «Stamattina (ieri ndr.) presto i treni non passavano - si è lamentata una signora - Ho aspettato più di venti minuti. Poi alla fine è arrivato ma giuro che questa volta è l’ultimo anno che mi muoverò con i mezzi pubblici. Meglio la certezza di una fila in auto che non essere sicuri di arrivare in ufficio». Atac spa si rivolgerà alla Commissione di Garanzia per il diritto di sciopero affinché‚ l’autorità possa valutare la conformità dei comportamenti adottati in questi giorni dal personale in servizio sulla metropolitana B ed eventualmente comminare le sanzioni previste. Dal canto suo l’azienda continuerà a monitorare con attenzione lo stato del servizio per individuare, e successivamente denunciare alla Commissione, eventuali altri comportamenti non conformi. Ieri pomeriggio, intanto, si è svolto un incontro tra Atac e sindacati per risolvere la questione «macchinisti». «Dietro i disagi della metro B si nasconde in realtà una lotta portata avanti dai vecchi macchinisti per continuare ad effettuare straordinari, dopo l’assunzione di 40 nuove unità, con la complicità di colleghi che si danno malati per far godere, a turno, di extra ore e avere quindi più soldi in busta paga». Questo il retroscena di un vecchio sindacalista che fornisce la sua ricostruzione dei fatti e spiega da dove nascono «disagi» che hanno riguardato la metro B. «Tutto nasce in vista dell’avvio della diramazione B1 - racconta - quando Atac aveva predisposto i turni dei macchinisti sulla base di due accordi risalenti al 2006. I sindacati hanno giudicato inaccettabili le proposte aziendali e hanno chiesto di adottare il sistema di turnazione (che in termine tecnico viene chiamato "turno a recupero") che viene usato nella metro A. La trattativa si è rotta su questa proposta». Il sindacalista ricorda che «l’assunzione di oltre 40 giovani macchinisti ha fatto sì che la quantità economica degli straordinari nelle buste paga si sia naturalmente ridotta. Ma i macchinisti pretendono di avere una turnazione che consenta di mantenere intatta la busta paga guidando un numero di ore inferiore».