Rifiuti, Aurelia bloccata Automobilisti infuriati
Code chilometriche per raggiungere il mare, code chilometriche per rientrare in tempo per gli Europei: sono riusciti ad attirare l'attenzione, e forse anche qualche insulto, i manifestanti anti-discarica che ieri si sono dati appuntamento sull'Aurelia, al chilometro 13, all'altezza di Massimina, per ribadire il secco "no" all'ipotesi di realizzare la discarica alternativa a Malagrotta a Monte Carnevale, sito in testa alle preferenze del ministro Clini. Una protesta "a rate", quella andata in scena ieri, che segue il corteo organizzato solo il giorno prima dal comitato Rifiuti Zero Fiumicino, negli orari di punta di una giornata nera per gli automobilisti che si sono imbattuti nel presidio: al blocco del mattino, non autorizzato, che ha congestionato il traffico dalle 9 alle 12, è seguito quello del pomeriggio, dalle 16 alle 17,30 circa, che ha causato altrettanti disagi alla viabilità con ripercussioni dall'uscita del Raccordo a Ladispoli. Clima surriscaldato non solo per il sole che picchiava: visto il caos del mattino, ai cittadini è stato infine concesso di sfruttare per il sit-in lo spiazzo di via Pasquini, ma il cordone delle forze dell'ordine è stato scavalcato, così che all'azione di contenimento della polizia è seguito qualche affronto e spintone. Identificato, tra gli altri, anche il presidente del XVI Municipio, Fabio Bellini: "Stavo manifestando come tutti - ha spiegato Bellini - ma le cose importanti sono altre, in primis convincere il ministro Clini che scegliere ancora la Valle Galeria sarebbe da irresponsabili. Domani in consiglio regionale si voteranno diverse mozioni contro la localizzazione della discarica a Pian dell'Olmo, ce n'è poi una congiunta che parla di noi: saremo lì affinché tutti votino no anche alla Valle Galeria". Sulle stesse posizioni il collega del XV Gianni Paris: "Il blocco è riuscito, c'erano molte persone e abbiamo dimostrato tutta la nostra indignazione per questo balletto che non vede fine: il ministro Clini la smetta perché anche l'Europa, in maniera molto decisa, ci chiede di chiudere Malagrotta e Monte Carnevale si trova a poche decine di metri". La situazione sull'Aurelia è tornata alla normalità solo intorno alle 18, quando anche gli ultimi manifestanti hanno liberato le carreggiate, con una promessa: "Oggi abbiamo dimostrato di essere uniti, cittadini e istituzioni, in questa battaglia, pacifica e legittima - ha concluso Angelo Vassola, un componente del comitato anti-discarica - non molleremo". Così come non molla Riano, al settimo giorno di presidio permanente che ha portato alla chiusura della Tiberina per 10 chilometri dallo svincolo di Prima Porta. Il vicesindaco Italo Arcuri, nel confermare che il blocco continua almeno fino a domani, giorno di votazione in consiglio regionale, rilancia sull'estero: "Conviene, per smaltire i rifiuti in Olanda, Napoli spende circa 100 euro a tonnellata rispetto ai 173 per i conferimenti in discarica in altre regioni d'Italia".Quanto al fronte istituzionale, le idee sono ancora confuse. Rispetto ai 12 siti indicati dalla Provincia, che includerebbero almeno un'area all'interno del Raccordo, a due passi dalla Cecchignola, alzano gli scudi il presidente e i consiglieri del Pdl del XII Municipio: "È inconcepibile immaginare un sito in pieno centro abitato, Zingaretti dimostra di non conoscere il territorio di cui parla". Elenco, quello della Provincia, da considerare invece per la Polverini: "Dato che Alemanno è stato eletto dai romani credo che si dovrà confrontare con loro e indicare uno tra i 12 siti". Categorica su Pizzo del Prete: "Indisponibilità assoluta della Regione". Sottile, infine, spera ancora di "trovare la massima convergenza" possibile: "In questo momento, come scelta, Pian dell'Olmo non sta andando al 101 per cento. Pizzo del Prete? Lo prendo in considerazione come gli altri sei indicati dalla Regione".