L'addio al piccolo angelo di Trastevere
Doroteatrabocca di gente. È nel cuore di Trastevere che viene lanciato l'addio a Claudio Franceschelli, il bimbo di 16 mesi gettato nelle acque del Tevere dal padre il 4 febbraio. «Tutta la città è stretta intorno a voi - dice la vicesindaco di Roma Sveva Belviso, rivolta ai familiari - per la perdita di questo piccolo cittadino di Roma, l'angioletto di Trastevere». In prima fila la mamma del bambino ucciso, Claudia, la nonna Rita e Sveva Belviso. Ma sono in tanti, familiari, conoscenti e comuni cittadini venuti a dire l'ultima preghiera per quel «piccolo angelo, la cui storia - come ha ricordato il parroco - ha commosso tutta l'Italia». Ai funerali molti hanno indossato delle maglie con su stampata una foto di Claudio. Al termine della Messa sono state proiettate delle immagini del piccolo e, all'uscita, palloncini colorati sono stati liberati in cielo. E hanno raggiunto lassù il piccolo angelo di Trastevere.