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L'Acea perde l'arbitrato con GdF Suez

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«Acea,convinta di vincere l'arbitrato, aveva smesso di pagare anche le forniture ad Gdf, a mò di ipotetica compensazione. Una doppia figuraccia, che dimostra l'inaffidabilità di questo vertice Acea nominato da Alemanno - aggiunge Miccoli- Ora il sindaco, a maggior ragione con un'azienda in chiara crisi anche nella direzione dei manager, deve bloccare la svendita di Acea. Si può vendere, anzi svendere, un'azienda con un management del genere? Alemanno ritiri la delibera e non si azzardi a tentare l'ennesimo strappo antidemocratico lunedì in aula. Alla luce di questa ennesima mazzata ad Acea, saremo ancora più inflessibili nelle nostre forme di lotta democratica e di mobilitazione popolare». Rincara la dose il consigliere comunale del Pd Dario Nanni: «Alemanno dopo aver nominato in Acea due un Presidente e Amministratore delegato che hanno demolito pezzo pezzo le capacità industriali dell'azienda capitolina ora fa l'Agente liquidatore dei danni. Dopo aver inaugurato la stagione delle bollette pazze, aver fatto sprofondare il titolo ai minimi storici e cancellato la prtecipazione di ACEA dal dalla produzione di gas ed elettricità a Cremonesi e Staderini non restano che le dimissioni, a meno che il loro obiettivo non era proprio quello di affossare l'eccellenza romana delle multiutility». Le dimissioni «del Presidente Cremonesi, dell'Ad Staderini e soprattutto del Direttore Gallo» sono state chieste anche da Umberto Marroni, capogruppo dei democratici in Campidoglio.

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