Tabelloni in tilt, stazioni nel caos
Black out alle stazioni Termini e Tiburtina. Ieri sera, dopo le 21, i tabelloni che informano su orari di arrivo e partenza e sul numero del binario dove prendere il proprio vagone sono andati in tilt. Buio improvviso. E si è ammutolito anche il sistema elettrico che alimenta gli impianti acustici attraverso i quali si sentono gli annunci All'inizio si pensava che fosse un guasto dai tempi brevi, facile da risolvere. Ma non è stato così. Col passare dei minuti il disagio è cresciuto fino a diventare caos, quasi panico. I passeggeri impazziti hanno temuto di non riuscire a prendere il treno che avevano prenotato o sul quale avevano bisogno di salire, per tornare a casa, fare un viaggio di un'ora o di una notte. E anche gli addetti della stazione Termini sono stati presi d'assalto. Hanno temuto che la situazione precipitasse. Ma anche questo cattivo pronostico è stato evitato. Stranamente, con il black out tecnologico, ieri sera non si registravano ritardi, in partenza e in arrivo. Il traffico dei treni procedeva regolare. Per ovviare all'improvvisa mancanza di informazioni le tre società impegnate - Protezione aziendale, Rfi e Trenitalia - hanno dovuto compensare il disagio. Il personale ha contatto gli utenti «a voce», compensando la scomparsa di informazione sui tabelloni. Le squadre tecniche si sono date da fare. Hanno cercato di ripristanare l'impianto elettrico. Ma non è stato facile trovare subito l'origine del black out. Un guasto simili si verificò nel 2011. La mattina del 10 gennaio fu da dimenticare per i passeggeri della stazione Termini: un guasto sulla linea di alimentazione elettrica tra Roma Prenestina e Roma Termini causò, infatti, per circa un'ora, dalle 8 alle 9 circa, il blocco di alcuni treni e ritardi tra i 70 e 120 minuti. Centinaia le persone che scesero dai convogli per raggiungere a piedi, camminando lungo i binari, la stazione romana. Fu un'ora di black out che ebbe forti ripercussioni non solo alla stazione Termini, ma anche a quella di Ciampino e in generale su tutto il nodo ferroviario della provincia provocando molti disagi ai viaggiatori. Folla alla stazione Termini dove piombò il caos: oltre al ritardo dei treni fuori servizio si registrarono problemi anche a causa dei cartelloni che annunciano arrivi e partenze. Presi d'assalto i box informazioni di Trenitalia, in particolare quelli delle Frecce italiane. La stazione Termini non è stata fortunata nepure nel 2012. Ad aprile la collisione tra due Frecciarossa a poche decine di metri dall'ingresso in stazione. Sei contusi tra gli addetti di Trenitalia è stato il bilancio dell'incidente, ma sarebbe potuto andare molto peggio. Tra i passeggeri non ci sono stati feriti, ma alcuni hanno accusato malori per lo spavento. Il risultato è stato un urto che ha mandato in frantumi alcuni finestrini e all'aria bagagli e suppellettili, provocando il panico negli scompartimenti. A rimanere contusi sono stati sei tra addetti alla ristorazione e personale viaggiante di Trenitalia, probabilmente perchè erano in piedi al momento della collisione. I passeggeri illesi. Nel più grande scalo della Capitale si sono vissuti minuti di caos e panico. Uno dei treni ad alta velocità, proveniente da Milano, è uscito dai binari e alcuni vagoni si sono inclinati andando a sbattere contro l'altro treno, che veniva da Salerno. La procura di Roma ha avviato un fascicolo sull'incidente. Una Commissione d'inchiesta interna di Fs è stata istituita per stabilire le cause della collisione per la quale non sono state formulate ipotesi ufficiali. Tra le possibilità, il cattivo funzionamento di uno scambio, la rottura di un binario o un errore umano. Anche la Procura di Roma ha aperto un'inchiesta. Uno dei due convogli, proveniente da Milano, ha scarrellato e alcune vetture sono uscite dal binario, urtando l'altro treno, proveniente da Napoli. Nessun vagone si è rovesciato, aveva sottolineato un portavoce di Fs, quindi non si dovrebbe parlare di vero deragliamento.