Volontari per un'ora La generosità non conosce crisi
Mille volontari in 6 mesi, mille romani che hanno deciso di dedicare un’ora del proprio tempo in aiuto del prossimo, iscrivendosi al sito di volontariato flessibile www.romaltruista.it, lanciato lo scorso novembre. Una nuova formula di volontariato, gestibile in base ai ritagli di tempo libero. Aiutare chi vuoi, quando vuoi. Volontari per un giorno o solo per un’ora, una sorta di volontariato "free lance", saltuario, da fare per vocazione, in modo perfettamente compatibile con i propri impegni e stili di vita. Tanto che quasi tutti i volontari lavorano ma non mancano studenti, casalinghe e pensionati animati dal proposito di fare qualcosa per il prossimo meno fortunato. «Dedicare solo un’ora del nostro tempo a essere di supporto agli altri non toglie nulla alla nostra vita - spiega una volontaria, Silvia - anzi, la arricchisce, facendoci guadagnare tanta serenità, autostima e fiducia in noi stessi!». Svariate le occasioni per rendersi utili: dal trascorrere un sabato sera alternativo portando la pizza ai senza fissa dimora della stazione Tiburtina al dare una mano agli educatori a gestire un laboratorio di mediazione con gli asini per bambini con disturbi comportamentali. E ancora dall’aiuto gratuito per il ripasso in vista degli esami dei ragazzi della casa famiglia Villaggio SOS di Roma, a Boccea, fino ad accudire i mici della Piramide! Giulia, 34enne romana approdata sul sito di Romaltruista tramite Facebook, l’11 maggio nell’ambito della manifestazione "Race for the cure", ha riempito le borse con i gadget per i partecipanti della corsa, convinta «che partecipare con il volontariato ad una attività come questa da l’impressione che si stia facendo qualcosa di concreto per ciascuna di queste persone». Chiara, 23enne romana, ha aderito per la prima volta l’ 11 aprile al progetto di volontariato "Zuppa per tutti alla stazione Tiburtina" scoprendo «che fare volontariato ti riempie il cuore, rasserena l’anima e non esiste modo migliore per decidere di voler spendere il proprio tempo se non quello di aiutare qualcuno che ha veramente bisogno di alleggerire il peso di una vita priva di felicità». Lidia, 36 anni, laboratorista, serve alla mensa di piazza dei Partigiani: «Basta lasciarsi attrarre da quella calamita, da quell’esigenza che silenziosa ti riempie il cuore e non vede l’ora di incontrare chi sta aspettando una mano tesa». Un’iniziativa che svela il lato altruistico e umanitario dei romani. Giovani (il 70% è under 40), istruiti (il 65% parla almeno una lingua straniera), il 38% dei volontari iscritti è occupato presso aziende e servizi privati, il 18% nella pubblica amministrazione mentre il 18% è lavoratore autonomo. Solo la metà dei volontari è nata a Roma, il 10% è straniera, a testimoniare la natura cosmopolita della Capitale. Tantissimi lo fanno per la prima volta e su Romaltruista.it trovano le offerte dagli organismi del Terzo Settore. «A ottobre siamo partiti con quattro Onlus partner che offrivano attività ma oggi oltre 35 realtà del terzo settore hanno accolto volontari che hanno offerto complessivamente circa 2000 ore del loro tempo, pari a 250 giornate di lavoro», spiega Mauro Cipparone, presidente di Romaltruista.