La politica ha già scaricato Sottile
Duegiorni dopo la decisione di realizzare a Pian dell'Olmo - al confine tra il XX Municipio di Roma Capitale e il Comune di Riano - la discarica provvisoria destinata a sostituire Malagrotta, la politica ha riaperto il fuoco, impallinando stavolta, anziché il prefetto Pecoraro, il suo collega Goffredo Sottile, commissario per il superamento dell'emergenza ambientale a Roma. La governatrice Renata Polverini dopo due giorni di silenzio sul tema rifiuti rompe il «digiuno» e dichiara alle agenzie: «I sindaci dell'area e il presidente del XX municipio mi hanno chiesto un incontro. Voglio ascoltare le loro preoccupazioni, che per molti aspetti mi sento di condividere». L'incontro si terrà stamattina alle 9.30. Ma la Polverini va oltre: «Finché c'è una posizione del commissario per i rifiuti, noi sosteniamo il suo lavoro, non le sue scelte. Nostro dovere è sostenere l'attività del commissario che è l'unico ad avere responsabilità sulla scelta del sito». Come dire, il prefetto Sottile ha scelto, ma la Regione resta scettica sul sito di Pian dell'Olmo. Del resto che lei avrebbe preferito Corcolle-San Vittorino è ormai un fatto notorio. La governatrice s'è schierato fin da subito al fianco del prefetto Pecoraro e contro i ministri Clini e Ornaghi e il sindaco Alemanno, ferma sull'ipotesi Corcolle. I manifesti della sua fondazione-lista civica, Città Nuove, apparso su muri e spazi pubblicitari di tutta Roma sono lì a testimoniarlo e a puntare l'indice contro il primo cittadino, recitando più o meno: Regione e prefetto avevano deciso, ora il cerino resta in mano ai cittadini. La governatrice ribadisce poi la responsabilità del Campidoglio: «I Comuni, e anche quello di Roma, possono individuare, se ne hanno la forza, un nuovo sito. Se c'è la contrarietà alla scelta del commissario da parte del Comune di Roma, nessuno più del Comune può indicare al commissario una soluzione che abbia un impatto meno forte sul territorio e risolva il problema dei rifiuti a Roma». A proposito di manifesti, ci sono anche quelli del Pd che sul caso-Pian dell'Olmo scaricano la responsabilità su Alemanno e Polverini. Dopo aver per due giorni parlato die questioni tecniche, differenziata e Tmb, il capogruppo Pd alla Pisana Montino si reca a Riano per «soldiarietà» nei confronti dei cittadini e attacca sindaco e governatrice: «L'azione combinata di un piano regionale vuoto e inconcludente, le indecisioni e l'ignavia del sindaco stanno provocando un disastro. L'emergenza non è stata governata e il risultato è sotto gli occhi di tutti. Non solo Pian dell'Olmo non è il top ma rappresenta il flop completo di Alemanno». L'auspicio di Sottile di trovare una «soluzione condivisa» per Pian dell'Olmo per tutelare i cittadini e la salute appare un'utopia. Anche perché seppur su fronti avversi, destra e sinistra su una cosa sono d'accordo: no a Pian dell'Olmo. Si va dai contrari della prima ora, Andrea Bernaudo e Pino Cangemi (Pdl), a Pedica (IdV) che ha incontrato Sottile ricevendo assicurazioni: «Al minimo impedimento sarà il primo a rispettare la legalità e a dire no a Pian dell'Olmo». Il leader dei Verdi Angelo Bonelli, consigliere regionale, presenterà una mozione contro la discarica. Identica iniziativa la prenderà il Pdl (primo firmatario Andrea Bernaudo, secondo Carlo De Romanis) per riconsiderare ed escludere la scelta di Pian dell'Olmo. E da rumors interni al Consiglio, trapela che l'ordine dei lavori della seduta verrà riscritto a furor di popolo per parlare solo di rifiuti.