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La mannaia del Tar anche sull'ordinanza anticoncorsoni

L'arrivo dei candidati del maxiconcorso al Palalottomatica

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Il Tar «congela» per l'ennesima volta un'ordinanza del sindaco. Stavolta è toccato a quella con cui il Comune ha stabilito che i concorsi con più di tremila partecipanti debbano essere svolti fuori dal Gra. Non è la prima volta che i giudici amministrativi entrano a gamba tesa sui provvedimenti emanati da Alemanno. Prima era arrivata la bocciatura dell'ordinanza anticortei, poi di quella antialcol. Stavolta la scure si è abbattuta sui concorsi. Per essere precisi si tratta di una mezza bocciatura. Quest'ultima ordinanza, infatti, al momento è stata solo sospesa. Il giudizio nel merito è stato fissato il 20 giugno, cioè dopo che si saranno svolti i due concorsi in programma. Alemanno aveva deciso di emanare questo provvedimento in seguito al caos del 12 aprile scorso sull'Aurelia, in occasione del concorso per aspiranti medici dell'Università Cattolica all'hotel Ergife. Quel giorno più di 7mila persone invasero il quadrante ovest della città, 22 chilometri di auto incolonnate sotto la pioggia. Il sindaco, allora, prese carta e penna e decise di cambiare registro. L'ordinanza ha stabilito che i concorsi con più di tremila candidati debbano svolgersi fuori dal Raccordo. L'unica struttura con queste caratteristiche è la Nuova Fiera di Roma. A rompere le uova nel paniere, però, ci si è messo l'Ergife che ha presentato ricorso al Tar per non perdere la possibilità di ospitare i maxi-concorsi Nel decreto di sospensione del Tar si legge che "sono già in calendario due giornate in cui dovranno tenersi i concorsi (l'8 e il 15 giugno, ndr)" all'Ergife per le prove dell'Agenzia delle entrate e dell'Isvap. Per il Tar queste prove sono state decise prima della pubblicazione dell'ordinanza del Comune. E quindi non si possono cambiare le carte in tavola. L'Ergife, nel ricorso, contestava due fatti: il Campidoglio "non ha aperto alcun tipo di contraddittorio con le parti interessate" e "le motivazioni sono carenti". Non solo, lo svolgimento dei maxiconcorsi alla Nuova Fiera di Roma "creerebbe un conflitto di interesse essendo una struttura nella quale Roma Capitale ha una partecipazione azionaria". Alemanno, comunque, non cede: "Mi spiace per la direzione dell'Ergife ma la lunga vicenda dei maxiconcorsi che paralizzano l'Aurelia o altre zone della città è davvero finita. Mi auguro che il Tar confermi la nostra ordinanza". Ma l'hotel Ergife passa al contrattacco. Il legale Francesco Saverio Marini annuncia: "Se il Tar ci darà ragione anche nel merito e dichiarerà l'ordinanza illegittima potremmo decidere di quantificare i danni subiti". Il Comune intanto ha incassato il sostegno dell'Agenzia delle entrate e dell'Isvap. Per il primo concorso, in programma l'8 giugno, erano attese 9mila persone all'Ergife e 11mila alla Nuova Fiera di Roma. L'Agenzia ha invece deciso che all'Ergife andranno solo 2.963 candidati, gli altri saranno dirottati alla Fiera. Per il secondo concorso del 15 giugno, l'Isvap ha deciso che i 4.919 candidati saranno divisi in due tranche entrambe al di sotto di tremila persone. In sostanza, Agenzie delle entrate e Isvap hanno scelto di venire incontro al Comune nonostante l'ordinanza al momento sia congelata. Alemanno ha ringraziato: "È la dimostrazione che le grandi istituzioni pubbliche sono pronte a seguirci su questa strada".

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