IdV, Verdi, Fds e Grillini. Cordata "anti" Zingaretti
Se il centodestra sembra entrato in una situazione di stallo, all'interno della coalizione di centrosinistra, al contrario, ci si inizia ad attrezzare per un «piano b». I risultati dei ballottaggi, il fenomeno «grillini» e soprattutto quella voglia di cambiare con un "personaggio" nuovo, mostrata praticamente in tutte le grandi città dove si è votato da un anno a questa parte, stanno invertendo i rapporti di forza all'interno del centrosinistra anche nella Capitale. Complice l'immobilismo del Pd che, dopo aver ufficiosamente deciso di candidare Nicola Zingaretti alla guida del Campidoglio tarda non solo nell'aprire il tavolo di confronto per le alleanze ma anche nell'indizione di quelle primarie tanto reclamate e, infondo infondo, snobbate. Un atteggiamento che inizia a provocare insofferenza soprattutto in quei partiti che, come mostrano i dati, faranno senza dubbio la differenza. I talia dei Valori, Federazione dei Verdi, Federazione della Sinistra hanno già avuto diversi incontri, così come avverrà con i Grillinim e senza dubbio un «avvicinamento» ci sarà anche con Sinistra Ecologia e Libertà. Quest'ultima, insieme al partito di Di Pietro può ambire a superare anche il 10% nella Capitale. Si tratta di partiti, persone e politiche ben radicate sul territorio, non a caso la campagna del senatore dell'IdV, Stefano Pedica «un senatore di quartiere», la dice lunga sul radicamento di chi magari appare meno sui giornali e più nelle strade cittadine. Ecco allora che cambia la prospettiva politica e la decisione di Verdi e FdS di appoggiare un'eventuale candidatura di Zingaretti solo al secondo turno, può essere il traino per l'IdV. «Presto ci incontreremo anche con i grillini - dice Pedica - non è affatto escluso che si possa costituire una nuova coalizione che abbia come politica portante quella del territorio». Il sogno di replicare nella Capitale quanto accaduto a Napoli, a Palermo, a Milano è più vivo che mai. I primi segnali concreti sono arrivati proprio due giorni fa, quando sia Di Pietro sia Vendola hanno messo «alle strette» Bersani. Come una foto speculare, un nuovo laboratorio di centrosinistra potrebbe nascere sulla campagna elettorale di Roma così come per il centrodestra che potrebbe trasformarsi in una federazione composta da diverse "anime" politiche e civiche. In entrambi i casi, tuttavia, ci sarebbe da sciogliere il nodo più importante, quello dei candidati a sindaco. Che, forse, con gli schieramenti così trasformati potrebbero non essere quelli finora noti.