Raid alla stazione e volantini contro i rincari del bus
Èstata proprio l'azienda di trasporto capitolino infatti a divulgare la notizia dell'ultimo atto vandalico contro gli aumenti. Ieri mattina «alle 7 circa - spiega Atac in un comunicato stampa - alla stazione Rebibbia, un gruppo di manifestanti ha danneggiato cinque validatori dei titoli di viaggio e ha attaccato alcuni manifesti in segno di protesta contro la manovra tariffaria. I manifestanti hanno proseguito la loro azione distribuendo materiale propagandistico anche nelle stazioni di Santa Maria del Soccorso, Pietralata e Monti Tiburtini. Atac ha chiesto l'intervento delle Forze dell'ordine e, al contempo, ha subito attivato un'indagine per identificare, attraverso il sistema di videosorveglianza presente nelle stazioni, gli autori degli atti vandalici. A stretto giro l'azienda presenterà un esposto querela contro coloro che si sono resi responsabili del gesto - conclude Atac -. Il reato ipotizzato è quello di danneggiamento aggravato, che prevede pene fino a cinque anni. Oltre alle pene previste dai reati ulteriori eventualmente individuati dalla Procura». «Questi sono atteggiamenti assolutamente sconvenienti». Ha commentato così i nuovi atti di vandalismo il sindaco di Roma Capitale, Gianni Alemanno, ieri a margine del «Tavolo di confronto sulla crisi edilizia» promosso dalla Camera di Commercio, a chi gli chiedeva un commento sul blitz di ieri mattina a Rebibbia contro gli aumenti dei biglietti Atac. Roma Capitale non starà a guardare. Ha intenzione di costituirsi parte civile nell'eventuale processo a carico dei responsabili degli ultimi danneggiamenti alle obliteratrici alla stazione metro di Rebibbia. «Manifestare il proprio dissenso nei confronti dell'amministrazione è lecito - spiega in una nota Antonello Aurigemma, assessore alla Mobilità di Roma Capitale - purché lo si faccia entro i limiti sanciti dalla legge e senza ledere i diritti degli altri cittadini. Non possiamo assolutamente tollerare episodi come quello accaduto alla stazione di Rebibbia, dove alcuni facinorosi hanno danneggiato macchinari dell'Atac mettendo allo stesso tempo a repentaglio la sicurezza degli utenti del trasporto pubblico». La conclusione è questa: «Per tutelare la propria azienda e tutti i cittadini romani - conclude Aurigemma - Roma Capitale ha intenzione di costituirsi parte civile nell'eventuale processo a carico dei responsabili». Malumori e mugugni per i rincari, però, sono ancora tangibili anche tra il popolo che non protesta.