Taxi più caro per andare in aeroporto
Tariffe dei taxi più care anche per raggiungere gli aeroporti. Ieri la giunta capitolina ha approvato l'ultima tranche dell'adeguamento dei prezzi delle corse. La settimana scorsa il Campidoglio aveva dato il via libera alla nuova tariffa che aumenta in proporzione alla durata del tragitto. Adesso è la volta delle corse a prezzo fisso. I nuovi importi sono stati studiati da una commissione tecnica, proposti dall'assessore alla Mobilità Antonello Aurigemma, e recepiti in una delibera di giunta. Ecco come cambiano. Una corsa da e per l'aeroporto di Fiumicino passa da 40 a 48 euro. Se si vuole raggiungere lo scalo di Ciampino si continueranno a pagare i 30 euro attuali. In entrambi i casi i prezzi fissi valgono solo per chi parte o intende raggiungere un punto di Roma che si trovi all'interno delle Mura Aureliane. Per le altre zone della città si applica la nuova tariffa progressiva. Però, se si prende l'auto bianca all'interno del Gra e si vuole andare al Leonardo da Vinci, non si potrà spendere più di 70 euro. Un tetto necessario per evitare che la nuova tariffa possa produrre corse a prezzi esorbitanti. Il Campidoglio, però, ha introdotto anche altre tariffe a prezzo fisso. Sono i collegamenti tra le stazioni e gli aeroporti: Ostiense-Fiumicino 45 euro, Tiburtina-Fiumicino 55 euro, Ostiense-Ciampino 30 euro, Tiburtina-Ciampino 35 euro. Sarà molto più dispendioso invece andare dall'aeroporto di Fiumicino al porto di Civitavecchia: 120 euro. Tutte queste tariffe sono comprensive dei supplementi. È stato anche risolto un annoso problema, quello dei tassisti con licenza rilasciata dal Comune di Fiumicino che operano all'aeroporto. Questi autisti fino ad oggi praticavano una tariffa di 60 euro per portare un cliente a Roma. Adesso anche loro dovranno applicare la nuova tariffa fissa di 48 euro. I sindacati dei tassisti hanno esultato all'approvazione dei nuovi prezzi. Il cosiddetto Fronte dei Volenterosi (Fit Cisl, Ugl Taxi, Mit) giudica le tariffe predeterminate «un modo per tutelare la nostra utenza». Anche il presidente del 3570, Loreno Bittarelli, non nasconde la propria soddisfazione: «Finalmente si è chiusa una situazione che durava da troppo tempo. Queste tariffe garantiranno trasparenza ai clienti sulle tratte più a rischio. L'unica tratta ad aver subito un aumento è quella da Fiumicino alle Mura Aureliane. Quelle che riguardano le stazioni Ostiense e Tiburtina invece permetteranno di arginare il fenomeno degli abusivi». Il Pd capitolino non la pensa proprio allo stesso modo: «È una vera stangata, sono aumenti ingiustificati», dice il consigliere Paolo Masini. Adesso non resta che adeguare i tassametri. Serviranno alcune riunioni tecniche tra tassisti e produttori degli apparecchi per i necessari accorgimenti. Il primo incontro è stato fissato già per oggi. I tassametri dovranno prevedere dei comandi per i prezzi fissi e dovranno essere in grado di applicare anche la nuova tariffa progressiva che sarà divisa in tre «scalini», rispettivamente da 1.10, 1.30 e 1.60 euro a chilometro. «Per arrivare a regime ci vorrà un mese, un mese e mezzo», spiega Bittarelli. Non è ancora stato sciolto, invece, il nodo della ricevuta automatica che dovrebbe garantire più trasparenza. «È un atto fortemente voluto dall'amministrazione e dal sindaco Alemanno - assicura l'assessore Aurigemma - Roma sarà la prima città d'Italia ad adottarla. A breve verrà pubblicato un bando, redatto dall'Agenzia per la Mobilità, per avviare l'aggiornamento dei tassametri».