Salta Bonus scuola La Tarzia si dimette
Oltrealle contestazioni del centro sinistra, Tarzia spiega: «Quello che considero inaccettabile è l'atteggiamento ostile di una parte, pur minoritaria, del Pdl, che sembra aver dimenticato che la libertà educativa rappresenta, da sempre, uno dei pilastri di una politica centrata su valori non negoziabili - spiega Tarzia -, oltre che un impegno preso in campagna elettorale, che esige, come tutti gli impegni, particolarmente quelli presi con i cittadini nel chiedere la loro fiducia, di essere perseguito e mantenuto. Evidentemente questa esigenza non è, da alcuni, considerata prioritaria e vincolante. Ne prendo atto ed è con profondo dispiacere che ho deciso di rassegnare, con decorrenza immediata, le mie dimissioni». Sulla questione è intervenuto il capogruppo in Regione del Mpa, Rocco Pascucci: «Esprimo piena e convinta solidarietà a Olimpia Tarzia e, anzi, la invito a continuare a svolgere con lo stesso impegno fin qui profuso, il lavoro che, con forza e grande coraggio, sta realizzando all'interno della Commissione scuola da lei presieduta alla regione Lazio. Sono d'accordo con le ragioni che hanno guidato questa proposta di legge perché ogni genitore ha il diritto di scegliere come educare i propri figli e, soprattutto, di mandarli alla scuola che preferisce. È giusto, quindi, da una parte sostenere la libertà di scelta educativa delle famiglie, dall'altra che le tasse che quegli stessi genitori versano siano usate per finanziare anche queste iniziative. La proposta di legge sul buono scuola, inoltre, non indebolisce affatto la scuola pubblica ma anzi dà una possibilità di scelta in più ai genitori e stimola sul terreno della formazione a migliorare la qualità dei servizi offerti anche dalle strutture pubbliche». E i consiglieri regionali Fabio Nobile (FdS), Giulia Rodano (Idv), Marco Di Stefano (PD), Filiberto Zaratti (Sel) in una nota: «Prendiamo atto delle dimissioni dalla presidenza della commissione Scuola della consigliera Tarzia rimasta ormai sola nella sua demagogia. La battaglia dell'opposizione ha contribuito a bloccare una legge, quella sul buono scuola, sbagliata e inopportuna». «Provvidenziali», infine, definisce le dimissioni il capogruppo della Lista Bonino-Pannella in Regione Giuseppe Rossodivita insieme al collega Rocco Berardo.