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Monte Sacro: autovelox a rotazione in undici strade

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I vigili ogni giorno sceglieranno le postazioni dove mettere i "Velo Ok". rimangono, anzi, con un finanziamento comunale di 30 mila euro per la loro manutenzione e sorveglianza, diventeranno più numerosi e monitoreranno la velocità delle auto in 11 strade del IV Municipio scelte dai vigili urbani fra le più pericolose: via Rapagnano, viale Jonio, via Pian di Scò, via Mario Soldati, via Comano, via G.De Santis, via Tor San Giovanni, via delle Vigne Nuove, via della Bufalotta, via Bragaglia, via Carmelo Bene. Sono una sorta di totem arancioni, 43 nuovi dissuasori. Non conterranno tutti un autovelox, ma sarà la municipale del IV Gruppo a decidere giornalmente in quali mettere il dispositivo funzionante. «La bontà della scelta è nei risultati del primo anno di sperimentazione fatto a costo zero per l'amministrazione», sottolinea Cristiano Bonelli, presidente del Municipio Monte Sacro, che ha presentato l'evoluzione del progetto «Noi Sicuri» con Fabrizio Bevilacqua, assessore locale ai Lavori pubblici e Giordana Petrella, presidente della commissione Mobilità del Municipio. Alcuni dei Velo Ok erano stati collocati su tre strade. Per esempio, prima della loro sperimentazione, su viale Jonio il 75,8 per cento dei veicoli andava oltre il limite di velocità consentito, 25.915 infrazioni giornaliere (9,5 milioni in un anno). Con i dissuasori la situazione si è ribaltata: il 62 per cento dei veicoli rispetta il limite massimo. Il timore di farsi fare una multa ha prevalso. Il bello è che quasi mai in quei dispositivi è stato collocato un autovelox. «Questa è prevenzione. Non era possibile vedere auto sfrecciare ben oltre i 100 chilometri l'ora anche vicino a scuole, negozi, anche in orari centrali e pomeridiani – dice Bonelli – Con questo mezzo di dissuasione si vuole proteggere e mettere in sicurezza. Non si vogliono rimpolpare le casse del Municipio: i soldi delle multe vanno solo all'amministrazione comunale centrale». Piena approvazione di Marcello Aranci, presidente della Commissione provinciale per la Sicurezza stradale e di Luciano Fantini dell'associazione Vittime della strada.

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