Corsa al Campidoglio. Zingaretti alla sua Giunta: mi candido
Zingaretti prepara la scalata al Campidoglio. Il prossimo anno sarà lui - «la risorsa del Pd» come l'ha più volte definito il segretario regionale Gasbarra - l'alfiere su cui il centrosinistra punterà per riconquistare Roma Capitale dopo cinque di Alemanno. O comunque sarà lui il candidato dei democratici alle primarie. Il presidente della Provincia lo avrebbe nuovamente comunicato alla propria squadra di governo l'altro giorno in una riunione politica di giunta. «Devo candidarmi», avrebbe detto agli assessori, chiamati all'unità in un momento «particolarmente difficile» per la politica. Zingaretti, stando ai rumors di Palazzo Valentini, avrebbe confidato qualche perplessità sul Pd. In un momento in cui il vento dell'antipolitica soffia forte anche sopra i Sette Colli, il presidente della Provincia avrebbe il timore che la propria candidatura a sindaco possa venire percepita non come una novità. E lui non vorrebbe certo recitare la parte del cavallo di ritorno, preferendo invece quella di homo novus in grado di trarre Roma fuori dal pantano e rinvigorire le velleità di riscossa del centrosinistra. Di Zingaretti candidato sindaco si parla da ormai un paio d'anni e spesso i dirigenti locali dei democratici lo hanno tirato in causa come il principale - se non addirittura l'unico - candidato al soglio capitolino. Una situazione che potrebbe finire per logorarne alla lunga la sua figura. Di qui l'intenzione manifestata alla propria giunta di calvalcare le forze civiche, forte anche di «centinaia di mail» inviategli da cittadini ed elettori che lo inviterebbero a candidarsi smarcandosi dalle beghe di partito. Il progetto è chiaro: proporsi all'elettorato come uomo in grado di intercettare le forze sociali. Zingaretti ne avrebbe parlato con diversi interlocutori, saggiando anche il Tero Polo. Il senatore dell'Api Riccardo Milana gli avrebbe consigliato di valorizzare, al contrario, il proprio curriculum di uomo di governo per far breccia nel cuore degli elettori. E per intercettare il voto degli indecisi moderati, il presidente della Provincia avrebbe invece proposto a Milana di occuparsi di una lista civica capace di guardare al centro, soprattutto se la coalizione di centrosinistra che si presenterà ai romani ricalcherà quella con cui Zingaretti governa la Provincia: ossia il Pd con Sel e Idv, ma senza l'Udc. Stessa proposta già formulata all'assessore Cecchini e al leader dei cattolici popolari Fioroni. A meno che non cambi il quadro nazionale... Ma questa è un'altra storia.