Volontario Caritas in cella per pedofilia
Non si sarebbe mai aspettato di trovarsi di fronte i carabinieri proprio mentre stava per soddisfare i suoi desideri sessuali. Non si tratta di un uomo colto in flagranza mentre stava per avere un rapporto sessuale con la compagna o una prostituta in mezzo alla strada, in un parco pubblico o in una vettura, ma di un pedofilo bloccato dai militari durante gli abusi sessuali su un ragazzino. A finire in manette, grazie all'intervento dei carabinieri della stazione di Montelibretti, un uomo di 40 anni, operatore ecologico e volontario, nonché responsabile, della sede della Caritas che si trova proprio nello stesso paese alle porte di Roma. L'arresto è avvenuto il pomeriggio di due giorni fa, quando le forze dell'ordine avrebbero sorpreso l'uomo mentre stava molestando un ragazzino di nove anni, toccandolo nelle parti intime e tentando di costringerlo ad avere un rapporto orale. Abusi sessuali che il volontario della Caritas, secondo quanto accertato dai carabinieri, stava compiendo dopo aver denudato parzialmente il minorenne. I vestiti del ragazzino sono stati subito posti sotto sequestro dai militari. Sugli abiti nei prossimi giorni saranno svolti accertamenti tecnici. Il quarantenne, una volta finito in manette, è stato fotosegnalato e trasferito nel penitenziario di Rebibbia a disposizione dell'autorità giudiziaria di Tivoli, che adesso dovrà interrogarlo e ascoltare la sua versione dei fatti. Lui dovrà spiegare cosa stava accadendo in quella stanza della Caritas. Qui, come in tutte le sedi della Caritas, si accolgono le persone che vivono di stenti, ai quali si preparano i pasti per farli mangiare e dormire quando sono senza fissa dimora. Insomma, una fotografia ben differente rispetto a quella che si sarebbero trovati di fronte i carabinieri intervenuti sul posto alle 16 di martedì scorso, scoprendo ciò che era stato denunciato dai familiari del piccolo. A far scattare le indagini dei militari di Montelibretti, infatti, è stato l'esposto che hanno presentato i genitori del ragazzino, rispettivamente di 40 e 32 anni, che vivono con il figlio di nove anni nel paese sulla Salaria. Uno choc dal quale i genitori e lo stesso bambino con difficoltà riusciranno a superare se dovessero essere confermate le accuse contro l'operatore ecologico, che nei prossimi giorni avrà la possibilità di difendersi dall'accusa di aver abuso sessualmente del ragazzino. Il responsabile dei locali della Caritas di Montelibretti, in presenza del suo difensore, dovrà infatti rispondere alle domande della magistratura di Tivoli competente per territorio.