Sconti antirapina anche nei market
Anchenei supermercati sconti ai poliziotti che vanno a fare la spesa in divisa. Oltre a farmacie e tabaccherie, ora l'esperimento antirapina vuole estendersi anche ai grandi market. Sarà un cartello affisso all'entrata dell'attività commerciale ad avvisare i malintenzionati. Se ne è parlato ieri al convegno all'hotel Mediterraneo di via Cavour organizzato dalla Confederazione sindacale autonoma di polizia (Consap) al quale hanno partecipato il questore Francesco Tagliente, il presidente della Commissione Sicurezza del Comune Fabrizio Santori, gli esponenti di Federmarma e Confesercenti, Guido Torelli e Pasquale Busà, e l'amministratore delegato della società Betalux/Securshop specializzata in software per videosorveglianza. L'obiettivo è semplice: scoraggiare il malvivente con la presenza di agenti-clienti nel locale. «L'idea sta riscuotendo numerosi consensi - spiega il presidente Santori - È stata pensata assieme ai poliziotti come deterrente contro le rapine: il balordo che vede un poliziotto nel locale non corre il rischio di commettere una rapina. E visto che farmacie e tabaccherie pare siano diventati i bancomat della malavita abbiamo cercato di mettere a punto un rimedio poco dispendioso: va incontro al calo di personale e risorse economiche della Questura, non costa molto alle rivendite e assicura ai titolari una presenza delle forze dell'ordine». Soddisfatto anche il segretario nazionale della Consap, Giorgio Innocenzi. «Si è affrontato il tema del partenariato sociale e della prossimità delle forze di polizia che può essere integrato da nuove tecnologie di sicurezza passiva, in grado di agevolare il compito dell'operatore di polizia e limitare i rischi per la vittima di reato». Tra Roma e provincia sono iscritti al sindacato circa tremila operatori. Lavorano sulle Volanti, nei Commissariati e negli uffici investigativi. Continua Innocenzi: «Abbiamo prospettato ai nostri colleghi la possibilità di ottenere sconti se ci si presenta al negozio in divisa. Non significa pagare i poliziotti». Il rappresentante di Federfarma (circa mille associati nella Capitale), Guido Torelli, va oltre: «La proposta è quella di fornire alcuni servizi ambulatoriali che le farmacie possono elargire come la misurazione della pressione o la somministrazione di farmaci particolari prevedendo percorsi privilegiati che abbattano gli eventuali i tempi di attesa». Il titolo del convegno («Nuove tecnologie, strumento di prossimità tra forze di polizia e cittadini») ha introdotto anche altre due novità. La prima: un pulsante sistemato sotto al bancone del negozio o un telecomando che può tenere in tasca il proprietario con il quale attivare il collegamento delle telecamere interne ed esterne al locale con la Questura. La seconda: dalla sala operativa del 113 gli agenti potranno così vedere l'eventuale rapina in diretta attraverso una connessione video via Internet e inviare subito le Volanti. Il rappresentante di Confesercenti, Pasquale Busà, ha auspicato «un potenziamento dei dispositivi di sicurezza passiva per gli esercizi, anche se ha sottolineato la crisi che incombe, non permette l'accesso ampio a queste nuove tecnologie». In futuro l'idea è quella di coinvolgere le tabaccherie». Interpellato, il presidente della Federazione tabaccai della sezione romana, Albino Bernocchi, aveva accolto l'iniziativa: «Tutto ciò che può aumentare la sicurezza e limitare il malvivente è benvenuto».