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Monte Carnevale discarica perfetta

Il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini

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Per il ministro dell'Ambiente Corrado Clini è «il sito ideale». Dal punto di vista geologico e paesaggistico nulla osta, infatti, a collocare a Monte Carnevale la discarica provvisoria che dovrà sostituire Malagrotta, che ad oggi deve chiudere il 30 giugno ma verrà ulteriormente prorogata sino a fine anno. Le valutazioni di Clini sono comunque «solo tecniche» e non politiche. Domenica il ministro ha ribadito inequivocabilmente il concetto: «Monte Carnevale è un sito sicuro perché è su ottanta metri di argilla ed è dotato di barriere naturali molto consistenti. Erano state sollevate delle obiezioni dal Ministero della Difesa. Abbiamo poi verificato insieme le condizioni che potrebbero rendere possibile in quel sito la realizzazione di una discarica. Perciò anche quello potrebbe essere uno dei siti per la nuova discarica». Tuttavia il ministro resta cauto in considerazione delle implicazioni politiche che potrebbe avere la scelta di Monte Carnevale: «Si potrebbero anche adottare delle soluzioni che forse avrebbero impatti minori». Tradotto Monti dell'Ortaccio o Pian dell'Olmo, nel Comune di Roma ma al confine con Riano. La seconda ipotesi pare più praticabile della prima vista la vicinanza di Monti dell'Ortaccio con Monte Carnevale. Ma perché il ministero considera quest'ultimo il sito «perfetto»? Innanzitutto per il terreno argilloso, che lo rende ideale per una discarica. Non è un caso che Monte Carnevale sia a poche centinaia di metri dalla maxidiscarica di Malagrotta. Secondo i tecnici dell'Ambiente, i lavori necessari per allestire lì la discarica sarebbero contemporaneamente utili a bonificare proprio Malagrotta. Monte Carnevale non fa parte dei sette siti indicati dalla Regione Lazio all'ex commissario Pecoraro, ma è stato inserito in un secondo momento come ottava soluzione possibile proprio dal ministero anche in considerazione del fatto che il sito è del ministero della Difesa, un fattore che snellirebbe e renderebbe più celeri procedure e lavori. Il ministero inoltre reputa più coerente collocare la nuova discarica vicino agli impianti di trattamento, onde dover evitare lunghi tragitti per trasportare i rifiuti. Anche per questo la naturale collocazione del post-Malagrotta non può non essere il quadrante ovest della Capitale. Tutto bene, quindi, a parte una controindicazione. Il sindaco Alemanno non ha mai fatto mistero di voler collocare la discarica fuori dal Comune di Roma, cosa ora consentita dal nuovo Piano rifiuti regionale. Ma, anche ammesso che cedesse su questo punto, il primo cittadino non cederà mai su Monte Carnevale: troppo stressata la Valle Galeria. «Non si può fare una Malagrotta-2 a due passi da Malagrotta», ha sempre detto trovando il sostegno bipartisan dei minisindaci Paris e Bellini (entrambi del Pd) e da ampie rappresentanze del centrodestra e del centrosinistra. Per questo anche Monti dell'Ortaccio risulta poco praticabile. Al momento l'unica valida alternativa resta Pian dell'Olmo, visto che Pizzo del Prete (altro sito «perfetto») è stato reputato ottimale per la discarica definitiva in considerazione dei tanti lavori da effettuare per renderlo idoneo che allungherebbero eccessivamente i tempi di smaltimento.

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