Il muro dei sindacati sulla vendita Acea
Ovverocon le dichiarazioni del sindaco Alemanno rilasciate in mattinata: «C'è la massima disponibilità a correzioni e integrazioni della delibera 32, ma un passo indietro non è ipotizzabile. Continua il blocco vergognoso dei lavori dell'aula: 160mila emendamenti non si erano mai visti nella storia del Consiglio comunale di Roma. È una situazione difficile, stiamo cercando di confrontarci con tutti ma non possiamo recedere dalla sostanza di una delibera attentamente studiata e che è una parte fondamentale del nostro bilancio». La sintesi è presto fatta: senza la delibera 32 non si può fare il bilancio. La delibera 32, ricordiamo, è quella che oltre ad autorizzare la vendita del 21% delle quote Acea di proprietà del Comune che scenderebbe così dal 51 al 30% delle azioni, continuando dunque ad essere socio maggioritario, stabilisce anche un nuovo assetto delle società comunali. Il clima, nonostante l'apertura del sindaco Alemanno ad apportare delle modifiche al provvedimento, resta teso. Ieri la manifestazione e lo sciopero indetto praticamente da tutte le sigle sindacali di Acea è stata l'ennesima conferma che sulla vicenda è ancora scontro aperto. La protesta per la vendita di una parte di azioni del Campidoglio è stata cavalcata ovviamente dall'opposizione. «Ormai Alemanno appare come quel soldato giapponese che dopo il 1945 continuava combattere perché non l'avevano avvertito che la guerra era finita e che il suo Paese era stato sconfitto. Lo sciopero dei dipendenti Acea - dice il segretario romano del Pd, Marco Miccoli - ha raggiunto livelli di adesione mai visti. Ampi settori del Pdl sono contrari a questa svendita ai privati, sconsigliata anche dal premier Monti in un momento di crisi come questo». Per il capogruppo Pd in Campidoglio Umberto Marroni, «lo sciopero e la mobilitazione segnano ancora di più la distanza del progetto di Alemanno dai cittadini». Repliche, a raffica del Pdl fino al tardo pomeriggio quando una delegazione dei manifestanti è stata ricevuta dal capogruppo Pdl in Campidoglio, Luca Gramazio: «Sono venuti in Campidoglio con la richiesta di ritirare la delibera 32 ma siamo convinti di stare lavorando nell'interesse della città e dell'azienda quindi non c'è nessun motivo di ritirarla. Siamo pronti a discutere nel merito ma non a ritirarla». La battaglia continua. E già stamattina il Pdl andrà al contrattacco. Una delegazione di parlamentari sarà dal prefetto Pecoraro per cercare di trovare una mediazione all'ostruzionismo «folle» della sinistra.S.N.