La provincia è una polveriera
Unapolveriera che esploderà non appena verrà apposta la bandierina cancellata da Corcolle. Partendo da Riano, le preferenze sono concentrate sulla cava di Pian dell'Olmo, proprietà di Cerroni. Tra gli aspetti pro, le dimensioni contenute e la natura del terreno, argilloso. Tra quelli contro, l'impegno economico che richiederebbe l'allestimento del sito (in primis l'adattamento della viabilità) e la vicinanza del Tevere: in caso di esondazione la zona sarebbe da considerarsi a rischio. Amministrazione e residenti si dicono pronti alle barricate: «Domani (oggi, ndr) si terrà una conferenza dei 17 sindaci della Valle del Tevere estesa a Monterotondo e al XX Municipio – spiega l'assessore all'Ambiente, Luca Abbruzzetti – Chiederemo un incontro al nuovo prefetto». Colloquio che intendono sollecitare anche i comitati civici «Riano No Discarica» e «Sos Discarica Riano», in presidio permanente da mesi davanti alla cava di Pian dell'Olmo e alla «gemella» di Quadro Alto: «Siamo pronti a mobilitarci – spiega dal coordinamento Giorgio Coppola – Non ce ne andremo dalle cave finché non ci saranno più rischi». Tra i prossimi appuntamenti, una fiaccolata a Riano con i sindaci della valle e la mega réunion in programma a Roma il 16 giugno. Un assaggio di protesta, ieri, l'hanno invece organizzato gli abitanti della Valle Galeria. In mattinata circa una settantina di residenti di Massimina, Malagrotta, Ponte Galeria, Piana del Sole, Monte Stallonara e Muratella si sono dati appuntamento in auto sull'Aurelia, in prossimità di Massimina, rallentando il traffico: «È la prima azione – spiega Mario Ungarelli del Popolo della Nebbia – se dovessero decidere di fare una discarica qui, davvero sarebbe guerra». Tutta Valle Galeria, in testa i presidenti del XV e XVI municipio, è contraria all'ipotesi di una discarica temporanea sia a Monti dell'Ortaccio (anch'essa di proprietà di Cerroni e limitrofa a Malagrotta) sia a Monte Carnevale (ritenuta idonea dal ministro Clini). Massima allerta anche a Pizzo del Prete, valutato positivamente da Clini quale sito definitivo. «Contiamo oltre 5mila firme – spiega Massimo Piras del coordinamento Zero Waste Lazio – Speriamo che il messaggio no alle discariche, no agli inceneritori, sì alla differenziata questa volta passi».