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La Polverini rassicura i dipendenti del Gemelli

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Ieria margine della «Giornata del Sollievo» - a cui ha partecipato anche il ministro dell'Istruzione Francesco Profumo, Bruno Vespa, Milly Carlucci e Fabrizio Frizzi - alcuni dipendenti della struttura sanitaria religiosa hanno chiesto rassicurazioni alla governatrice Polverini sul futuro del Gemelli. I lavoratori, che sono in assemblea permanente, denunciano che «pur avendo la Regione corrisposto il pattuito - si legge in un volantino - l'amministrazione non garantisce gli stipendi». «La direzione - ha spiegato un sindacalista - ha interrotto le relazioni sindacali, vogliamo un confronto serio e chiediamo il suo intervento». La Polverini si è intrattenuta a parlare con i lavoratori, rassicurandoli: «Abbiamo ricevuto la vostra richiesta di un tavolo, ma prima la trattativa va fatta in sede aziendale. Stiamo cercando di trovare una soluzione nel rispetto degli impegni che rientri nella normativa nazionale e regionale. C'è l'impegno mio come commissario e dei due subcommissari che mi affiancano, di cui uno si occupa proprio dei policlinici universitari, che sono importanti ma che determinano complessità. Abbiamo poi un tavolo con il governo e il ministro Balduzzi ci aiuta - ha aggiunto - ma ci sono dei paletti politico-amministrativi. C'è una squadra che sta lavorando per risolvere i problemi del Gemelli, che è una struttura straordinariamente importante della quale non si può fare a meno. Ma la situazione è difficile: il nostro impegno c'è e riusciremo a risolvere il problema. Troveremo una soluzione insieme alla dirigenza». La Polverini ha poi parlato del delicato problema del fondo 2012: «Abbiamo già due manovre fatte dal precedente governo che sono fortemente penalizzanti per le Regioni. Nel Lazio avremo una decurtazione di circa 500 milioni nel prossimo anno e in quello successivo. C'è un problema con il riparto 2012, che ci ha allertati, perché per la prima volta i presidenti delle Regioni erano riusciti a trovare un accordo ad aprile. Non capiamo se dietro al mancato via libera del ministero dell'Economia ci sia ancora la volontà di tagliare per quest'anno. Se così dovesse essere le Regioni non ce la faranno, e andrà a rischio l'intero sistema. Non si può recuperare in un solo anno il debito costruito negli ultimi 50 anni. Rischiamo di andare veramente in difficoltà». Dan. Dim.

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