Prenestina bloccata
Blitzalle fermate di Roma Lido, Cornelia e Battistini. La sede Atac assediata, bloccata Prenestina e binari del tram. E tanti passeggeri imbufaliti costretti a scendere. Perché non c'è solidarietà con chi protesta per i rincari se ti costringe ad andare a piedi. «Sono d'accordo con la protesta - ha commentato un anziano preoccupato di quanta strada dovrà fare a piedi - ma così alla fine a rimetterci siamo sempre noi cittadini. Si poteva organizzare una manifestazione senza però dover bloccare i binari del tram». Arrabbiati anche gli studenti che dopo una giornata di lezioni hanno ritardato il rientro a casa. «Dopo ore e ore trascorse sui libri ci mancava solo questa» hanno detto infuriati. Mentre gli autisti temono di essere aggrediti per rappresaglia. L'avevano promesso. Puntuale, al debutto dei rincari, al grido di «Atac non ti paghiamo» è scattata la protesta annunciata su web e col tamtam inneggiante a salire sui mezzi senza biglietto. E l'Atac ha reagito con una denuncia alla Procura contro chi aizza a non pagare il biglietto. Il reato? Istigazione a delinquere, punito fino a 5 anni reclusione. Il clou all'ora di pranzo quando la protesta si è spostata davanti la sede Atac di via Prenestina, blindata e con forze dell'ordine in tenuta anti-sommossa. Al grido di «Atac io non ti pago» e accendendo fumogeni rosso, un centinaio di manifestanti ha bloccato i binari dei tram. Il sit-in si è trasformato in un breve corteo durante il quale bus e tram sono stati bersaglio dei manifestanti che hanno attaccato sui mezzi pubblici adesivi che insegnano a fare i "portoghesi", come evitare i tornelli della metro e non pagare. Contro i disagi ai cittadini, scesi dai mezzi pubblici perché bloccati, si è schierato il sindaco Alemanno. «È una protesta demagogica» di «piccoli gruppi estremisti - ha detto - I romani sanno che l'aumento del biglietto sta avvenendo in Italia come effetto dei tagli sui trasferimenti al trasporto pubblico dal Governo ai Comuni».G. M. Col.