La replica: in giro un milione di tagliandi

Lorende noto l'azienda di trasporto pubblico in un comunicato, ricordando che fino al 31 luglio saranno validi anche i vecchi biglietti del costo di un euro. Si avvia alla conclusione anche l'operazione «Te lo do io il biglietto», iniziata il 4 maggio, durante la quale oltre duecento dipendenti Atac, compresi dirigenti e amministrativi, hanno informato sulle tariffe e cercato di dissuadere dall'evasione. L'aumento dei controlli ha elevato di quasi un terzo il numero dei viaggiatori sorpresi a viaggiare senza biglietto. Nel dettaglio, oltre 800 squadre di dipendenti Atac (712 in superficie e 121 nelle linee metro e ferroviarie) hanno controllato 120 linee di superficie, per un totale di 1.605 vetture, e le cinque linee metro e ferroviarie. A tutti i cittadini controllati durante l'operazione è stata data la possibilità di acquistare il biglietto senza essere sanzionati. I prezzi. Il biglietto (Bit) costa 1,50 euro ed è valido per 100 minuti, l'abbonamento mensile personale 35 euro, quello impersonale 53, mentre l'abbonamento annuale passa a 250 euro. Chi è in possesso di vecchi titoli di viaggio può utilizzarli fino al 31 luglio o cambiarli, pagando la differenza, fino al 31 ottobre. Fra le novità previste l'agevolazione del quoziente familiare: gli appartenenti a una famiglia residente a Roma, con tre figli, ovvero due di cui un portatore di handicap, possono acquistare gli ulteriori abbonamenti con lo sconto del 10%. L'assessore ai Trasporti di Roma Capitale ha stigmatizzato la protesta che ha ostacolato la viabilità. «Non è tollerabile che il comportamento irresponsabile di poche decine di persone causi disagi a migliaia di cittadini, impedendone di fatto gli spostamenti» ha detto Antonello Aurigemma, assessore alla Mobilità di Roma Capitale. «Manifestare il proprio dissenso è legittimo, purché si faccia entro i limiti consentiti dalla legge - ha aggiunto - Ci riserviamo di valutare se riguardo gli episodi che si sono verificati nella giornata del debutto dei rincari si possa configurare il reato di interruzione di pubblico servizio».