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L'Ipa finisce «sotto tutela»

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Ilcommissariamento fa seguito alle dimissioni che il presidente dell'Ipa Massimo Nardi, ha rassegnato lo scorso 17 maggio nelle mani del sindaco a seguito della non condivisione di alcune decisioni assunte dal Consiglio di Amministrazione, fra le quali quella di non procedere all'indizione delle elezioni per il rinnovo del Consiglio stesso. Con l'ordinanza di il sindaco Alemanno ha nominato Giancarlo Fontanelli, commissario straordinario dell'Ipa e Andrea De Simone, quale direttore dello stesso Istituto. «Abbiamo appreso che il Sindaco ha deciso il commissariamento dell'Ipa. Alemanno con questa scelta vuole imporre una svolta, a dir suo, moralizzatrice. Una svolta nella quale si ravvisano però diverse e rilevanti contraddizioni - commenta la consigliera capitolina del Pd, Monica Cirinnà - il sindaco si accinge anche a indicare il nuovo direttore dell'Ipa, da scegliere nella rosa di tre nomi fornitagli proprio da quel Cda che lui considera talmente pessimo da averlo azzerato. Sarà proprio quel Cda, composto da personaggi che secondo Alemanno si sono macchiati di una nuova "parentopoli" e di sprechi cui sono stati riconosciuti anche indebiti emolumenti, a fornire la terna di nomi per l'incarico di direttore. Scelte come nel caso dell'Ipa, che spesso danneggiano tanti dipendenti comunali che di quei servizi usufruiscono. "Aledanno" può ancora riparare, come ha fatto con la Fondazione Bioparco, rimangiandosi tutto e lasciando le persone al loro posto, sarà eventualmente la magistratura, e lo auspico, a far luce su ipotetici abusi».

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