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«La vera novità di Cannes siamo noi». La Regione conquista la Croisette

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RenataPolverini lo dice scherzando, ma la battuta contribuisce a dare la dimensione di quanto la governatrice tenesse alla missione sulla Croisette. Del resto a Cannes, dove la Regione Lazio è presente al Marché du Film con un proprio stand, in palio c'era molto. La tre giorni al Festival è servita alla Polverini e all'assessore alla Cultura Fabiana Santini per illustrare agli addetti ai lavori i risultati delle politiche messe in campo dalla Regione per rilanciare il comparto cinematografico e audiovisivo. Iniziative che hanno trovato terreno fertile nei produttori, molto interessati alla legge regionale per il cinema e l'audiovisivo e al Film Fund da 45 milioni di euro in tre anni. «Il comparto è molto importante per il nostro territorio sia in termini culturali che economici», spiega la Polverini. E i numeri lo dimostrano. Nel Lazio opera l'80% del totale delle aziende italiane del settore. Si tratta di oltre 2.500 imprese che impiegano 80mila persone. Non solo. Nel 2011 l'Italia ha investito nel cinema 333 milioni di euro, il 50% è riferito a progetti cinematografici realizzati nel Lazio. Da qui la necessità di sostenere il comparto con interventi mirati. La Regione Lazio ha così predisposto il primo fondo italiano di taglio europeo, ispirandosi al modello francese per la predisposizione dell'Agenzia del Cinema, come spiega la Santini. Il fondo impegna 15 milioni l'anno (10 per i film e 5 per la fiction) per tre anni e nel 2011 su 156 richieste ha sostenuto 114 produzioni (61 film e 53 fiction) che hanno investito almeno il 40% del budget «sotto la linea» (location, troupé, parte tecnica, maestranze) nel Lazio. L'obiettivo è fermare la delocalizzazione, cioè fare in modo che le scene su Roma non vengano girate a Praga, come accaduto per la prima serie della fiction Borgia. Il fondo si basa sul principio dell'automatismo: i criteri di assegnazione del contributo sono tecnici e i test di eleggibilità culturale sono in linea con i parametri Ue. Non si entra cioè nel merito del contenuto: un film può ottenere un massimo di 500mila euro (una fiction un massimo di 750mila euro) di rimborso delle spese sostenute purché rispetti i requisiti. La legge e il fondo hanno riscosso l'apprezzamento dei produttori stranieri, come dimostrano gli accordi con Argentina, Brasile e Francia per la realizzazione di coproduzioni internazionali, una delle scommesse che Polverini e Santini vogliono vincere. Nel fondo verranno inserite infatti premialità proprio per le coproduzioni, così come per i teatri di posa.

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