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Il dado, a questo punto, pare tratto.

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Aspuntarla sarebbe il commissario di governo per il superamento dell'emergenza ambientale Pecoraro. Il dossier pro Corcolle presentato dal prefetto la scorsa settimana Palazzo Chigi e supportato dagli studi dell'università di Tor Vergata e dell'Avvocatura dello Stato, pare aver convinto il presidente del Consiglio Mario Monti, nonostante resti ancora in campo l'ipotesi, al momento del tutto virutale, di Quadro Alto. A mediare tra Pecoraro e Palazzo Chigi è il sottosegretario Antonio Catricalà, che in una lettera al prefetto fa esplicito riferimento all'apprezzamento del premier Monti per l'operato del commissario. Il premier conferma la propria fiducia al commissario e gli chiede di portare avanti nell'esercizio pieno dei suoi poteri il mandato conferitogli dal precedente governo. Monti sottolinea poi che Pecoraro farà in modo che nella discarica di Corcolle saranno avviati rifiuti che non inquineranno le falde acquifere, che verranno evitate altre forme d'inquinamento e che in discarica confluiranno rifiuti già trattati. Palazzo Chigi ribadisce quindi totale fiducia nel prefetto. Un orientamento che di fatto segna la prima vera spaccatura in seno al CdM. Se Monti propende per Pecoraro, i ministri dell'Ambiente Clini e dei Beni Culturali Ornaghi restano contrari. Proprio Ornaghi ieri sera ha avuto un lungo colloquio con Catricalà per affrontare il tema della collocazione della discarica a due passi da Villa Adriana. «Rimango contrarissimo. Per il bene del Paese, Villa Adriana e il suo ambiente storico-naturalistico non possono essere sfregiati - dice il ministro rientrato ieri da Cannes - Come ho già ribadito più volte sia in sede di Consiglio dei ministri sia in sede pubblica i vincoli paesaggistici e archeologici non sono derogabili per nessun motivo. Non possiamo permetterci un'ondata di legittime critiche internazionali». Una spaccatura difficile da sanare, quindi, tanto che il ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri e la Guardasigilli Paola Severino, condividendo il rinnovo della fiducia a Pecoraro, chiedono un approfondimento del caso Corcolle in Consiglio dei ministri. La battaglia di Villa Adriana è iniziata. Uno scontro che vede il sindaco Alemanno dalla parte di Clini e Ornaghi. Il sindaco, pur apprezzando la fiducia di Monti a Pecoraro, dice: «Attendiamo una comunicazione ufficiale che ci spieghi i parametri della scelta. Su questo faremo delle osservazioni perché non siamo favorevoli alla discarica a Corcolle. Non è un atteggiamento di ostruzionismo ma vogliamo verificare con Clini e Ornaghi, che la pensano come me, il motivo della scelta. Credo sia necessaria un'ultima riunione per chiarire la situazione. Vorremmo capire perché sia stato preferito Corcolle a Pian dell'Olmo. Su Corcolle il prefetto deve dirci, con una sua decisione, se è la scelta definitiva. Mi auguro che lo faccia dopo un ultimo confronto con me, Ornaghi e Clin». In ogni caso per Alemanno, che consudera utopico arrivare al 65% di differenziata entro il 2014, bisogna lavorare sul sito definitivo. La governatrice Polverini sta invece con Pecoraro: «Non avevo dubbi che Monti confermasse la fiducia a Pecoraro e continuasse a sostenere il prefetto che sta lavorando bene. Noi lo abbiamo sempre sostenuto e continueremo a sostenerlo. L'importante è andare avanti. Ci auguriamo che il sito provvisorio sia di brevissima durata. Finalmente si va verso una soluzione, abbiamo perso tempo prezioso». Intanto su Monti si abbatte un'ira bipartisan. I democratici Della Seta, Ferrante e Bratti parlano di «grave errore» del premier e lo invitano a riferire in Parlamento; gli ex ministri Pdl Galan e Prestigiacomo parlano di «scelta scellerata». Il senatore Pd D'Ubaldo getta acqua sul fuoco: «I dubbi su Corcolle sono più che legittimi. Penso però che il Pd non debba lasciarsi andare a una polemica sguaiata con Monti. Noi siamo parte integrante e decisiva dell'attuale quadro di governo. Semmai è necessario dire con chiarezza quale possa essere la proposta alternativa, ben sapendo che è finito il gioco dello scaricabarile. Dobbiamo assumerci le nostre responsabilità».Dan. Dim.

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