Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Premiati 10 autisti di buon cuore

La premiazione

  • a
  • a
  • a

Hanno fermato l'autobus per salvare aspiranti suicidi nel Tevere, donne agggredite, e bambini smarriti. Fai del bene e scordatene. Ma Atac non ha voluto dimenticare i gesti di altruismo e senso civico che hanno contraddistinto 10 dipendenti, pescati tra i 52 che hanno ricevuto un encomio da agosto 2011 ad aprile scorso. E ieri li ha premiati. Nelle storiche vernicerie di via Prenestina, in occasione della celebrazione della festa di San Filippo Neri, che ricorre sabato. Presenti il sindaco di Roma Gianni Alemanno e l'assessore capitolino ai Trasporti Antonello Aurigemma. I 10 dipendenti virtuosi hanno ricevuto una settimana di soggiorno a Roccaraso, nell'albergo del dopolavoro ferroviario o, in alternativa, 15 ingressi per due persone nello stabilimento di Ostia del Dopolavoro Atac. «Occasioni del genere - ha spiegato il direttore generale di Atac Antonio Cassano - ci fanno capire tutto quello che di buono facciamo ogni giorno». Un «lavoro pubblico - ha aggiunto Alemanno - che è anche un dovere nei confronti dei cittadini: dovete essere esempi di questo rapporto e soprattutto dovete dire a chi non si comporta bene che non può sporcare questa immagine». Luigi Calderari, capolinea, è stato premiato perché il 29 settembre dell'anno scorso ha aiutato un bambino di quattro anni, che vagava da solo, smarritosi a piazza Fermi. Avendolo notato ed accortosi della pericolosità di tale situazione, si è preso amorevolmente cura del piccolo sino all'arrivo dei genitori. Il 9 novembre, Claudio Tatananni ha salvato una donna che stava per gettarsi nel Tevere. Gli operai Daniele Pozzoni e Carlo Amantini, il 30 e il 31 gennaio scorso, durante l'interruzione del servizio della linea B nella stazione Bologna, hanno lavorato in condizioni estremamente disagevoli all'interno di un pozzo, riparando un guasto per far ripartire presto il servizio. L'autista Franco Colangeli, il 6 dicembre, ha riconsegnato prontamente uno zainetto, dimenticato sul bus, con 800 euro in contanti, oltre a passaporto, cellulare ed effetti personali, che sono stati riconsegnati a un turista. Un altro autista, Giovanni Pagnano, il 13 dicembre, accortosi che una donna era stata colta da malore, ha tempestivamente deviato il bus per accompagnarla al Pronto soccorso del Policlinico di Tor Vergata. E ancora: Nunzio Petroni, il 6 novembre 2011 ha salvato una persona che, scesa sui binari, voleva morire. Azionando, inoltre, le leve di chiusura emergenza dei segnali di stazione, ha fermato la linea evitando il sopraggiungere dei convogli. Giuliano Di Rado, durante il tragitto in autostrada, sotto la bufera di neve di febbraio, accortosi che si era staccato lo specchietto retrovisore della vettura, ha usato lo specchietto esterno viaggiando con il finestrino semiaperto. Grazie al suo intervento è riuscito a garantire, in tutta sicurezza, l'arrivo della squadra di ragazzi disabili, che erano a bordo, allo stadio di Padova, dove erano attesi per disputare la partita. Due mesi fa, il 13 marzo, Fabio Rota Basoni ha soccorso una madre con la figlia aggredite da un gruppo di giovani teppisti a bordo della vettura. Premiata anche un'impiegata non vedente dalla nascita, Francesca Inglese. Il suo buon cuore è noto tra i colleghi. Ma il 13 gennaio si è prodigata fino allo stremo.

Dai blog