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«Se non è stata la Sacra Corona i mafiosi faranno trovare i colpevoli»

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Lanotizia dell'attentato ha deflagrato come la bomba che ha ucciso Melissa, la studentessa di 16 anni della scuola di Brindisi intitolata a Falcone e alla moglie Francesca Morvillo. Ma sono molti a non credere alla pista mafiosa. «La mafia non uccide i ragazzini, almeno non colpendo nel mucchio e davanti ad una scuola» molti commenti così, ieri, all'ora dell'uscita da scuola. «E se non sono stati loro, saranno loro a fargli trovare gli assassini, per questo è bene che se ne parli» dice l'avvocato Roberto De Martino che sosta davanti al Caetani, il liceo delle Scienze Umane a piazza Mazzini, in attesa che esca la figlia. Dolore, rabbia, sgomento. Ma c'è anche chi, come Paola, una nonna, pensa che sia «una reazione agli italiani tartassati. E "quelli" - dice - continuano ad avere stipendi d'oro». «Una cosa del genere non si fa nemmeno al tuo peggior nemico», dice Gianmarco Garcia, 19 anni, studente del Talete. «Peggio delle belve» dice una studentessa di Medicina. Maria Elena, Claudia e Roberta sono tre amiche, che passeggiano in zona Prati. «Siamo solo zie - dicono - senza figli, ma proviamo sulla nostra pelle il dolore che possono sentire quei genitori». Ma c'è anche la paura. Quella degli studenti che vanno a scuola negli istituti intitolati agli eroi antimafia. A Pisana c'è una, la Emanuela Loi, che porta il nome di una agente della scorta di Borsellino. «Ma non cambieremo il nome di queste scuole» dicono gli studenti. Gli studenti i reagiscono allo choc.Ieri mattina quando poco prima del suono della campanella, saltavano in aria le studentesse dell'istituto professionale investite dalla deflagrazione dell'ordigno fatto con due bombole del gas, migliaia di romani entravano a scuola ignari . Poi a mano a mano che la notizia si è diffusa lereazioni. Il liceo classico Socrate è stata il primo «a condannare senza appello l'infame atto mafioso». E a ricreazione tutti con le braccia conserte «in segno di solidarietà - hanno detto gli studenti del collettivo Senza Tregua - e per dire no alla violenza». Il liceo delle Scienze umane a piazza Mazzini, ha anticipato l'appello della governatrice Polverini e del presidente della Provincia Nicola Zingaretti, che hanno chiesto alle scuole di osservare un minuto di silenzio domani in una Roma subito listata a lutto, e una notte dei musei che ha cancellato tutto tranne la proiezione per Falcone e Borsellino.

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