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Giulia Bianconi «Noi l'aumento non lo paghiamo».

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All'indomanidella notizia degli aumenti dei biglietti di bus e metro, in vigore dal 25 maggio, alcuni universitari si dicono pronti a non voler utilizzare più i mezzi pubblici. La maggior parte, rassegnati, si adegueranno ai rincari. Il commento è sempre lo stesso: «È una vergogna!». Gli studenti dovranno dire addio all'abbonamento mensile da 18 euro. Utilizzare i mezzi pubblici trenta giorni costerà il doppio: 35 euro. Anche gli abbonamenti annuali subiranno variazioni. Costeranno dai 130 ai 150 euro, a seconda dell'Isee familiare per chi non supera i 20mila euro. Chi non rientra in questa fascia reddituale, dovrà sborsare 250 euro. La facoltà di Lettere e filosofia di Roma Tre si trova a due passi dalla stazione della metro Marconi. Molti studenti utilizzano i mezzi pubblici per andare all'università. C'è chi come Davide per cinque anni ha acquistato mensilmente l'abbonamento da 18 euro. «Ora mi toccherà comprare quello da 35 - dice con rammarico - Vengo da Ostia con il trenino. Se il servizio fosse quello che c'è negli altri Paesi europei, capirei i prezzi così alti». Anche Giulia, 20 anni, per il suo primo anno di università ha utilizzato l'abbonamento agevolato per studenti. «Odio chi ha deciso di aumentare i prezzi - denuncia - Spero solo che con l'Isee a settembre riuscirò a comprare l'annuale ridotto». Maria, 21 anni, siciliana, non comprerà più l'abbonamento. «Ne farò a meno. Perché devo pagare di più per un servizio scadente. Andrò a piedi». Proprio come fa la sua compagna universitaria Maria Teresa. «I mezzi li uso qualche volta. Mi toccherà pagare 50 centesimi in più per il biglietto». Mara usa l'abbonamento mensile dai tempi del liceo. «Ora non so cosa fare. Ci hanno rovinato». Beatrice ha 20 anni ed è di Milano. Si è trasferita a Roma lo scorso anno per l'università. «Pago il mensile da 30 euro, perché non ho la residenza qui. Dal prossimo mese ne pagherò 35. Cinque euro in più non sono poche per chi come me non lavora e pesa sui genitori». Claudia, 22 anni, prende il bus una volta ogni tanto. «Spero che il rincaro serva a migliorare il servizio» dice fiduciosa. Sono molti anche i giovani pendolari che vengono a Roma per studiare. Marta ha 20 anni, è di Genzano. Fino ad ora ha pagato 51 euro al mese per l'abbonamento Metrebus Lazio da tre zone. Dal prossimo mese ne dovrà sborsare 59,50. «Il servizio fa schifo e si permettono di aumentare il costo dei biglietti». Francesca è di Cerveteri e anche lei utilizza l'abbonamento Metrebus Lazio. «È assurdo che abbiano penalizzato noi studenti». Matteo viene da Nettuno. È riuscito ad avere tramite la Regione un abbonamento annuale agevolato. «Ci fanno usare i mezzi pubblici per lasciare la macchina a casa e poi aumentano i prezzi. È incredibile. Soprattutto perché i mezzi, soprattutto i trenini, sono vergognosi!».

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