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Domani Pecoraro incontrerà Monti

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Salecosì la tensione, e la polemica sull'ipotesi di Corcolle come sito per la realizzazione della discarica temporanea e alternativa a Malagrotta. Ieri, dopo l'annuncio dei Verdi di ricorrerre alle vie legali e di Italia Nostra che ha chiesto le dimissioni del commissario Pecoraro, la governatrice Polverini, ha replicato: «I dati tecnici su Corcolle sono a conoscenza di tutti coloro che si stanno occupando di questa situazione. Corcolle, tra l'altro, era uno dei sette siti individuati dalla Regione. Il Prefetto è andato avanti con ulteriori approfondimenti. Si è fatto sostenere anche da organismi scientifici a cominciare da Tor Vergata, quindi credo che sarà in grado di dimostrare che quel sito è idoneo - asserisce Polverini -. Altrimenti coloro che sono contrari, hanno il dovere di indicare quale è la soluzione migliore di quella indicata dal Prefetto. Questa Regione, a cominciare da Roma, deve dare una risposta strutturale. Questa risposta, già in campo con il piano rifiuti, ha bisogno di un sito temporaneo. La Regione, con lealtà istituzionale, sosterrà le scelte del prefetto». Non «molla» la presa il sindaco Alemanno che ha ricordato: «Su Corcolle abbiamo dato il nostro parere che è stato coerente fin dall'inizio. Avevamo detto di ritenere che non ci fossero siti idonei dentro Roma e Corcolle fa parte di questa ipotesi. Adesso controlleremo la carte - ha precisato il sindaco - vedremo quello che esce fuori dal prefetto, verificheremo e vedremo quali saranno le possibili risoluzioni». Intanto sale la tensione in VIII Municipio. «Pecoraro non accetta il confronto - attacca il minisindaco del Pdl, Massimiliano Lorenzotti - Alemanno dice di no, il ministero dice di no mentre lui insiste. Non riesco a capire. Mi auguro che non ci sia nient'altro sotto. Non si fa così. Chi ha un ruolo come il suo deve comportarsi in modo diverso. Io aspetto tre o quattro giorni e poi valuterò la strategia migliore da adottare. Credo che Pecoraro non conosca bene la situazione di Corcolle. Noi comunque risponderemo pan per fiocaccia». I Verdi, infine, con Bonessio e Bonelli accendono i riflettori su un altro aspetto decisivo. «Ricordiamo che l'Ordinanza di nomina del prefetto Pecoraro da parte dell'ex premier Berlusconi, è viziata poiché prevede deroghe a leggi di tutela che sono l'applicazione di precise direttive europee non superabili da alcun Stato membro dell'Ue. Nel caso il Prefetto dovesse oltrepassare le normative vigenti siamo pronti a rivolgerci alla Procura della Repubblica di Roma».

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