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Olimpiadi. La commissione ancora c'è

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Natadel dicembre 2011 per sostenere la candidatura della Capitale, ad oggi continua, invece, a esistere e a produrre costi per i cittadini del Lazio». A denunciarlo il consigliere regionale del Pd, Enzo Foschi. «Non essendo stata pubblicata, infatti, sul Bollettino ufficiale della regione Lazio (Burl) la norma stessa ad oggi non è, di fatto, in vigore - spiega il consigliere -. Ci pare davvero una vicenda paradossale e inspiegabile sulla quale ho ritenuto opportuno presentare un'interrogazione urgente al Presidente del consiglio. Si tratta di una pagina triste della storia di questo consiglio regionale a maggioranza di centrodestra che pare non trovare il suo giusto epilogo. Ma è opportuno forse ricordare che nel conto a spese dei cittadini per far continuare a vivere questo organismo - ha ribadito Foschi - che ci è costato già oltre trecentomila mila euro all'anno. Oltre alle indennità di presidente e vicepresidente (rispettivamente 1.600 e 900 euro), vanno calcolati gli uffici, i cinque impiegati assunti nello staff, l'auto blu. Tutto per una commissione che quando era in vita non ha prodotto nessun atto e che in tredici mesi si è riunita tre volte e nel momento in cui il Consiglio regionale, lo scorso 19 aprile ne ha decretato la fine, oggi invece sembra continuare a vivere con una sorta di accanimento terapeutico burocratico. Ma a chi giova tutto ciò? Non è ammissibile che ben tre Burl siano stati pubblicati e che non si voluto trovare lo spazio per pubblicare la legge abrogativa della commissione Giochi Olimpici».

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