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Ecco le aree a rischioi Roma. Appello al prefetto

Veduta dall'alto della capitale

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Alemanno chiede a Pecoraro di intervenire su sicurezza e decoro. Il sindaco ha scritto una lettera al prefetto in cui delinea una vera e propria mappa del rischio con tutte le zone della città da tenere sotto stretta sorveglianza e l'elenco dei fenomeni di illegalità da contrastare. «Senza l'azione congiunta di tutte le forze dell'ordine, coordinate da lei, responsabile dell'ordine pubblico cittadino - scrive Alemanno - tutti i nostri sforzi risulteranno insufficienti». Per il sindaco non c'è tempo da perdere. Bisogna convocare subito un tavolo tra Campidoglio e Prefettura a cadenza settimanale per dirigere l'azione di tutte le forze di polizia. Una stretta che vada a colpire venditori ambulanti e parcheggiatori abusivi, prostitute, lavavetri e accattoni, eccessi legati alla movida, bivacco e illegalità nei campi nomadi. ABUSIVISMO Il sindaco ricorda che le norme penali sono state rafforzate dall'ordinanza «anti-borsone». Alemanno chiede attenzione anche nei confronti dei vu' cumprà e di coloro che occupano illegalmente il suolo pubblico e che non pagano le tasse. Chiede di combattere i parcheggiatori abusivi, i lavavetri e il racket dell'accattonaggio molesto. Ecco le zone su cui concentrarsi: Centro storico, Prati, Flaminio e San Lorenzo. In particolare Alemanno indica Tridente, Colosseo, piazza Venezia, via dei Fori Imperiali, la zona attorno al Vaticano, la Città universitaria, piazza Bologna e viale Marconi. PROSTITUZIONE L'ordinanza comunale non basta. Lo stesso sindaco lo ha ricordato più volte chiedendo una legge nazionale. Le strade frequentate dalle lucciole sono sempre le stesse: Salaria, Prenestina, Togliatti, viale Marconi, Eur (Colombo, viale Tupini e viale Beethoven), la Pineta di Ostia, via della Pisana, via Portuense, via della Magliana, via di Ponte Galeria, via Castel Malnone, via di Brava, via della Vignaccia e via di Malagrotta. Il problema sta nel fatto che le prostitute non pagano le multe (figurano come nullatenenti) e continuano tranquillamente ad adescare gli automobilisti. MOVIDA Come scrive Alemanno ci sono piazze e strade «talmente affollate da impedire qualsiasi intervento di ordine pubblico, di regolazione del traffico e di soccorso sanitario». I problemi sono gli schiamazzi, le risse, l'abuso di alcol e di droghe. Un occhio particolare va riservato a Trastevere, Campo de' Fiori, Testaccio, Pigneto, San Lorenzo, Ponte Milvio, lungomare di Ostia e le sponde del Tevere durante l'Estate romana. BIVACCO Ci sono piazze e strade che rischiano di diventare degli accampamenti dove si banchetta e beve senza freni. Alemanno indica la stazione Termini, piazza dei Cinquecento, l'Esquilino, piazza Bologna e la stazione Tiburtina. CAMPI NOMADI Oltre ai controlli che dovrebbero essere di routine, il sindaco propone di individuare «un campo di transito» dove far confluire i nomadi che stanno in aree abusive in attesa di poterli dirottare nei nuovi campi previsti dal piano nomadi. Questo campo «transitorio» era già stato previsto dallo stesso Pecoraro in qualità di commissario ai nomadi, ma non è mai stato costruito. Il sindaco propone al prefetto anche un piano d'azione che si articola in quattro punti. Primo: ripartizione del territorio. Alemanno ipotizza che un singolo quartiere possa essere affidato ad una specifica forza di polizia (Carabinieri, Finanza e Polizia) per contrastare uno specifico fenomeno illegale. Secondo: creazione di gruppi misti tra forze dell'ordine e polizia municipale. Terzo: campagne a rotazione su singole emergenze. Ad esempio, una settimana si combatte la prostituzione, la seguente si passa ai parcheggiatori abusivi, poi ci si dedica ai campi nomadi. E così via. Quarto: progetti affidati ai vigili urbani. Sono quattro: «Notti sicure», «presidio delle aree di pregio», «Ostia sicura», «Mobilità e sicurezza urbana». Per metterli in pratica servono quattro milioni di euro. La parola passa al prefetto.

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