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Alemanno batte Zingaretti. È già febbre elettorale

Il sindaco di Roma Gianni Alemanno

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In molti, anche o soprattutto nel Pdl, lo danno già per "morto". E invece Gianni Alemanno è vivo e vegeto. Più che mai. Nonostante tutto e tutti. Il primo sondaggio effettuato dall'Ipr Marketing per l'agenzia di stampa Omniroma lo conferma. Le intenzioni di voto a un anno dalle comunali e rilevate subito dopo le amministrative, nel bel mezzo del vento dell'antipolitica, forniscono indizi quasi decisivi per i prossimi 12 mesi.  Il sindaco uscente, Alemanno, che ha già annunciato ufficialmente la sua ricandidatura verrebbe votato dal 40 per cento degli elettori all'interno di una sfida a quattro. In questo caso, il maggior contendente, ovvero il presidente della Provincia, Nicola Zingaretti si attesterebbe al 37 per cento; gli altri candidati immaginati, Beppe Grillo al 13% e Pierferdinando Casini al 10%. Dati confermati anche nella scontro diretto Alemanno-Zingaretti: il primo diventerebbe sindaco con il 52% dei consensi, il secondo si "fermerebbe" al 48%. Considerato tuttavia il margine di errore, calcolato in una forbice massima del 3 %, si comprende bene che la partita è aperta più che mai. Notizia decisiva per il sindaco uscente. O meglio, per il partito. Dati utilissimi anche al Pd che troppo spesso dà già per chiusa la corsa al Campidoglio. Un concetto questo che si chiarisce con i voti di lista. Il Pd prenderebbe il 27%, diventando il primo partito capitolino. Mentre il Pdl scenderebbe sensibilmente al 22. Questo dimostra due cose. Innanzitutto che i candidati sindaci avranno una forza maggiore rispetto al passato, come ricordato anche il direttore di Ipr Marketing, Antonio Noto. Poi, la fine del bipartitismo. Il governo monocolore del Campidoglio è destinato a rimanere circoscritto nel primo mandato Alemanno. Ecco allora che le intenzioni di voto dei partiti cosiddetti "minori" diventano fondamentali per le alleanze di coalizione. Partiamo dal Pd. Sinistra Ecologia e Libertà si attesterebbe al 5,5% «battendo» il derby con l'Italia dei Valori che  godrebbe comunque di un ottimo 4%. Federazione della Sinistra varrebbe in termini elettorali il 2%. Insieme rappresentano un 11% abbondante e vitale per la vittoria. Discorso più articolato per il centrodestra. Anche perché il leader del La Destra, Francesco Storace ha già annunciato più volte di non appoggiare il Alemanno. Questo significa che il Pdl perderebbe quel 4% rilevato dal sondaggio per La Destra. Nell'attesa di sapere se la Polverini deciderà di presentare anche a Roma la lista Città Nuove, le intenzioni di voto la promuovono con un ottimo 4%.  Non andrebbe oltre l'8 % invece il Terzo Polo. Anche in questo caso tuttavia il sondaggio rileva sorprese: l'Udc si fermerebbe al 2,5%, l'Api di Rutelli al 2 mentre Fli sarebbe al primo posto della terna con il 3%. Tutto con l'incognita del Movimento 5 Stelle di Grillo. Il sondaggio lo dà al 10%. Una cifra che segnerebbe un record storico nella Capitale. Al primo posto però il dato sugli indecisi, che sale al 37%. Questo, al momento, il partito vincente.  «Apprendo con soddisfazione i risultati del sondaggio  che dimostrano l'ottimo lavoro svolto dal sindaco  Gianni Alemanno per la nostra capitale e per i cittadini. Il suo impegno nell'amministrare la città ha raggiunto importanti risultati. Mi complimento con il sindaco». Lo ha dichiarato il segretario del Pdl  Angelino Alfano.

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