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Troppe fotocopie Seduta rinviata

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Ieriinfatti, pur essendoci il numero legale al terzo appello, il capogruppo del Pdl Luca Gramazio ha chiesto di chiudere la seduta e aggiornarla a mercoledì. Motivo della richiesta, a cui non c'è stata opposizione da parte degli altri gruppi, è «stata l'impossibilità per gli uffici di riuscire a stampare le cinque copie degli oltre 70mila tra emendamenti e ordini del giorno», già consegnati a ciascun consigliere all'interno di una chiavetta usb. Infatti, è stato deciso che se ne stampassero solo alcune copie che, tuttavia, non erano ancora pronte. Se l'opposizione non ha avuto da che ridire sul rinvio della seduta in Aula, ha però dato manforte sulle agenzie stampa. «Non sono mai stato un populista, però oggi il vaso è colmo. Dopo aver visto cosa è accaduto questa mattina in Assemblea Capitolina, restituirò il gettone di presenza della seduta odierna, aperta, convalidata e chiusa dopo pochi minuti su proposta della maggioranza, coscienti che non erano pronti gli atti da porre in discussione e in votazione - dice il consigliere Udc, Francesco Smedile -. In questo caso siamo ben oltre lo spreco, siamo alla beffa delle istituzioni democratiche». Il consigliere capitolino del Pd Athos De Luca omette invece l'impasse creata dai 150 mila emendamenti presentati e punta tutto sulla politica. «Un'altra giornata persa da questa maggioranza per l'approvazione del bilancio. Questo centrodestra, dimostra ancora una volta di non essere in grado di approvare un documento così importante come il bilancio, nel quale è previsto, per altro, la privatizzazione di Acea, che sta tanto a cuore al sindaco. Il vero ostruzionismo non è come dice Alemanno, quello dell'opposizione, che fa il suo dovere, ma quello della maggioranza che fa saltare continuamente le sedute dell'assemblea capitolina. Alla luce dei risultati della Pdl nell'ultimo sondaggio, commissionato da Alemanno, i consiglieri di maggioranza - conclude De Luca - oramai si sono ammutinati contro il sindaco, che sta portando la nave del suo partito a Roma, a una tragica deriva». Replica il consigliere Pdl, Ludovico Todini: «La sinistra dovrebbe ragionare sul risultato del sondaggio scorso. La polemica ad ogni costo e la politica degli annunci non incontrano il gradimento e l'interesse dei cittadini, che necessitano di risposte chiare per affrontare questo momento difficile».

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