Caso Orlandi: aperta la tomba a Sant'Apollinare. Il corpo è di De Pedis
Nella bara tumulata nella basilica di Sant'Apollinare a Roma c'è il corpo di Enrico De Pedis, ex boss della banda della Magliana, il cui nome è stato accostato alla scomparsa della figlia del messo vaticano di cui non si hanno notizie dal 22 giugno 1983. Ad accertarlo gli esami dattiloscopici e lo stato del corpo in buona conservazione. Anche l'ossario che si trova annesso alla chiesa di Sant'Apollinare verrà ispezionato ed esaminato, ha detto Nicoletta Piergentili, legale della famiglia Orlandi per conto dell'avvocato Massimo Krogh. "L'ispezione sui resti di De Pedis - ha aggiunto - è stata fatta con estrema cura". "Che Emanuela non ci fosse in quella bara non ne avevo dubbi",. Questo il primo commento di Pietro Orlandi, fratello di Emanuela. "Finalmente - ha aggiunto - si può mettere un punto su questa pista, una delle tante che si sono susseguite negli anni". "E' solo un passo avanti per le indagini, speriamo si faccia chiarezza", ha detto Pietro Orlandi. La decisione della Procura di riaprire la tomba è arrivata in seguito ad una telefonata alla trasmissione televisiva "Chi l' ha visto" del 2005 e alla testimonianza dell'ex compagna di "Renatino" De Pedis, Sabrina Minardi, la quale rivelò che a sequestrare Emanuela Orlandi fu proprio De Pedis. Lo spostamento della bara di De Pedis sarà effettuato nei prossimi giorni. I rilievi riguarderanno anche la cripta dove la bara era tumulata. Le spoglie del boss, una volta terminati gli esami, dovrebbero poi essere traslate in un cimitero romano, probabilmente quello di Prima Porta.