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Stato contro Stato. Il cortocircuito delle discariche

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Un rappresentante dello Stato contro un altro rappresentante dello Stato. Peggio: un ministro dell'Ambiente contro il proprio commissario per l'emergenza rifiuti. Lo scontro in atto tra Corrado Clini e Giuseppe Pecoraro sull'individuazione del sito provvisorio destinato a ospitare il dopo-Malagrotta sembra ormai irreparabile. Sulla nuova discarica le posizioni dei due restano diametralmente opposte. Il prefetto non si muove da Corcolle; il ministro preferisce Monte Carnevale o, comunque, non recede dall'opposizione totale a San Vittorino, sito inidoneo dal punto di vista ambientale e archeologico. «Certamente questa settimana sarà tutto definito: se la potenziale idoneità di Corcolle, che mi è stata presentata dagli studiosi, sarà confermata, dobbiamo andare avanti facendo gli espropri e la gara europea. Situazioni diverse non ce ne sono - ribadisce Pecoraro - Monte Carnevale sarebbe stato un buon sito ma non c'è stato l'ok del ministero della Difesa, mentre negli altri siti abbiamo trovato situazioni anomale o che vanno sbancati». Capitolo diverso per Riano: «Per ora parliamo solo di Corcolle perché c'è un impegno da parte del ministro Clini con le istituzioni locali di procedere con il programma definitivo, che prevede la differenziata. Corcolle potrà durare massimo due anni o due anni e mezzo. I lavori di approfondimento comunque sono quasi finiti. Si tratta di attendere qualche altro giorno». Della propria determinazione Pecoraro ha informato direttamente il presidente del Consiglio Mario Monti: «L'ordinanza prevede che io informi la Presidenza del Consiglio. Io l'ho già fatto la scorsa settimana. Entro il 30 aprile il presidente del Consiglio mi aveva chiesto una discarica e io l'ho fatto». L'ostinazione del prefetto manda per l'ennesima volta su tutte le furie il ministro Clini. Il duello a distanza dura da settimane. «Pretendo che il prefetto, un funzionario dello Stato, si allinei al rispetto delle leggi e delle direttive europee», tuona Clini, secondo cui il fatto che Pecoraro «non consideri la prospettiva dell'aumento della raccolta differenziata a Roma come realistica non è accettabile». Il sito, aggiunge Clini, «per la discarica di servizio a Roma va trovato rispettando la legge». Sulla scelta di Corcolle formalizzata a Monti, Clini dice: «Siccome sono il ministro dell'Ambiente, a questo punto mi chiederanno, mi informeranno, visto che non sono stato informato, e quando lo sarò dirò ciò che penso. Come ministro penso di dover richiamare al rispetto delle leggi» e siccome «la cosa che deve essere regolamentata in base alla legge e a procedure stabilite in modo molto rigoroso, staremo a vedere. Cosa posso fare se non richiamare al rispetto delle legge? Credo che un ministro debba dare un buon esempio. Le leggi vanno rispettate. Non so cosa pensare». Nel dibattito entra anche il ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri, secondo cui Pecoraro «è assolutamente sicuro della sua scelta, l'ha valutata, pesata e discussa. Non ho elementi per dire se ha fatto bene o male: è lui il commissario ed è convintissimo della sua scelta. Io ho il massimo rispetto per il ministro dell'Ambiente e per quello dei Beni Culturali Ornaghi (che hanno bocciato l'ipotesi Corcolle ndr)». Cauta la governatrice Polverini: «Sarebbe opportuno concentrare la discussione sulla discarica definitiva e lasciar lavorare il prefetto sulla provvisoria: magari riusciamo veramente a contenere talmente tanto i tempi che qualunque sarà la scelta sarà la più breve possibile. Sono già ormai due mesi che ci siamo fermati per capire se c'era un sito alternativo alla scelta dal commissario. Ora bisogna raggiungere un'intesa politica». Secondo il sindaco Alemanno, Clini e Pecoraro «si debbono mettere d'accordo. Mi auguro che sia per Monte Carnevale che Corcolle ci sinoa molta prudenza e attenzione». E i consiglieri regionali del Pd Esterino Montino, Marco Di Stefano e Daniela Valentini si schierano nettamente contro l'ipotesi Monte Carnevale.

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