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Il mistero del futuro delle Province

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Lapoltrona della Provincia di Roma, fino a pochi mesi fa era infatti contesa per quanto riguarda il centrosinistra tra l'Italia dei Valori e Sinistra Ecologia e Libertà, e carta jolly per le alleanze del Pdl, magari con l'Udc. Non solo questo però. Quando nell'agenda politica al primo punto ci sono i tagli della spesa, viene da chiedersi che fine abbia fatto il progetto «ammazza poltrone». Puntuale e corretto dunque l'intervento del presidente della Provincia, Nicola Zingaretti. «Sta diventando un grande mistero perché nessuno voglia prendere in considerazione la proposta fatta dall'Upi di riforma delle autonomie locali che, con il consenso di tutti, in tempi brevi e ristretti produrrebbe un grande risparmio di denaro e un grande taglio di poltrone inutili, spesso occupate dai trombati della politica. Forse proprio perché è una proposta radicale e giusta non la vogliono ascoltare». Un punto, quello del futuro delle Province sul quale lo stesso presidente dell'Upi, Giuseppe Castiglione ha acceso i riflettori, scrivendo una lettera aperta nella quale chiede una riforma delle Province. «Castiglione fa bene a denunciare la situazione - ha commentato ancora Zingaretti - Si parla tanto di spending review e di risparmiare soldi, poi quando l'Upi fa una proposta concreta per ottenere risultati, questa cade sempre nel vuoto». In effetti, delle Province, anche come enti di secondo livello, ovvero istituzioni i cui rappresentanti verrebbero "nominati" dagli eletti nei comuni è calato un assordante silenzio. Continuare a tacere non aiuta la "causa". Di nessuno. Susanna Novelli

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