La holding è un toccasana Cento milioni di risparmio
Sarebberoquesti i beneifici che porterebbe con sé la creazione della holding comunale, la grande società madre in cui confluiranno tutte le municipalizzate di Roma Capitale. Il sindaco Alemanno ha scritto una lettera in cui spiega come sarà costituita la holding e gli effetti positivi che produrrà per le casse capitoline. La lettera è stata indirizzata al ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, alla governatrice Polverini, al presidente della Provincia Zingaretti, ai consiglieri capitolini e alle parti sociali. La holding non è ancora diventua realtà, ma lo dovrebbe essere presto. L'Assemblea capitolina riprenderà lunedì la discussione della delibera 32 con cui, appunto, si istituisce la grande società. Vi confluiranno Ama spa (rifiuti), Atac spa (trasporto pubblico), Roma Servizi per la Mobilità (mobilità pubblica e privata), Risorse per Roma spa (urbanistica e infrastrutture), Aequa Roma spa (entrate), Roma metropolitane srl, Zetema (musei ed eventi), Servizi Azionista Roma srl (monitoraggio di tutte le altre società partecipate), Car scpa (Centro agroalimentare di cui il Comune detiene il 31%), Investimenti spa (il Comune detiene il 22,565%), Eur spa (il Comune detiene il 10%), Centro Ingrosso Fiori spa (il Comune detiene l'8,87%). Il sindaco stima che da subito «consetirebbe di beneficiare di un considerevole effetto fiscale di 22 milioni». Continuerebbe «nel 2013 per 50 milioni e nel 2014 oer 60». In tutto fanno 132 milioni. Gli effetti non sarebbero solo economici. Tutte le principali decisioni aziendali dovranno avere il preventivo consenso di Roma Capitale. Alemanno ha poi spiegato che «nello statuto sarà previsto un Comitato consultivo, composto da cinque membri, designati da Roma Capitale, di cui quattro saranno espressione delle rappresentanze dei lavoratori». Anche il cda avrà cinque membri, «di cui uno eletto dai rappresentanti dei lavoratori». Infine, un membro del Collegio dei sindaci sarà nominato su indicazione del Comitato consultivo. Ma l'opposizione capitolina annuncia che non cederà di un millimetro. Il capogruppo del Pd Umberto Marroni e il suo vice Fabrizio Panecaldo attaccano sulla cessione del 21% di Acea che di fatto privatizzerebbe l'azienda. «La delibera 32 riguardante la holding unica e la vendita del 21% delle azioni Acea è illegittima - sostengono - Il progetto di holding unica risulta non conforme alla normativa sui servizi pubblici locali. Un conto sono le liberalizzazioni, un altro sono le privatizzazioni». D.M.