Protocollo d'intesa tra Comune e Atenei Mai più affitti in nero per i fuorisede
Èl'obiettivo del protocollo d'intesa tra Roma Capitale e dieci atenei romani firmato ieri in Campidoglio dal delegato ai Rapporti istituzionali e territoriali con gli atenei del Comune Marco Siclari e i rettori delle singole università alla presenza del primo cittadino Gianni Alemanno. In pratica si cerca di mettere fine a una piaga che affligge gli studenti fuorisede stritolati da affitti in nero di appartamenti, camere e perfino posti-letto a prezzi esorbitanti. Il protocollo d'intesa riguarda l'housing universitario a un canone «ragionevole» concordato di circa 300-400 euro per un appartamento di circa 20 metri quadrati, spese incluse. Non proprio le cifre che oggi i fuorisede «strozzati» dai locatari sborsano. Ad esempio per un posto letto i prezzi oscillano dai 350 a 700 euro. «Un bando - ha spiegato Marco Siclari - verrà pubblicato entro l'estate perchè si possa fare una ricognizione dei terreni e degli immobili, adiacenti le facoltà sparpagliate sul territorio comunale che possono diventare residenze universitarie». A Roma c'è una grande fame di alloggi per i fuorisede che spesso optano per coabitazioni e affollano anche pensionati di enti religiosi. Molti proprietari consapevoli della carenza di offerta rispetto alla domanda, gonfiano i prezzi. Cercando di gabbare il fisco. Secondi dati recenti negli atenei capitolini (statali e privati) ci sono circa 92mila fuorisede per 3.284 alloggi universitari disponibili. Con questo protocollo si mira all'obiettivo degli 80mila. L'assessore capitolino al Patrimonio Lucia Funari ha spiegato che «nell'attuazione del piano casa sono già previsti 3 bandi per la creazione di 4400 alloggi al costo di 6 euro al metro quadrato/mese». Per venire incontro alle famiglie il protocollo d'intesa firmato precisa che si potrà scaricare nella dichiarazione dei redditi una parte dell'affitto dell'alloggio dei propri figli fino a un massimo di circa 2.600 euro annui. L'accordo istituisce un comitato paritetico che si riunirà ogni due mesi e fornirà all'Assemblea capitolina il risultato dell'attività svolta. Un organismo, per il sindaco di Roma Gianni Alemanno, «utile per coordinare le diverse esigenze degli Atenei». E ha precisato nel corso dell'incontro che si è tenuto nella Sala delle Bandiere: «L'housing universitario è per la città una questione strategica. Roma è anche una grande sede universitaria, un'attrazione soprattutto per gli studenti fuori sede. Spesso per questi studenti trovare casa è molto difficile. Ed è giusto attivare quindi tutte le possibili procedure per far fronte al problema degli alloggi per gli 80mila studenti universitari fuori sede. Iniziative rivolte non soltanto agli studenti - ha concluso il sindaco - ma iniziative che servono anche a muovere l'economia». A firmare, ieri mattina, c'erano i rapprensentanti delle università Sapienza, Tor Vergata, Roma Tre, Foro Italico, Luspio, Luiss, Lumsa, Cattolica, Campus biomedico ed Europea.