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Bilancio Presentati 150mila emendamenti

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Cinquegiorni a settimana per sei, otto ore al giorno. Tanto ci vorrebbe per approvare i 150 mila emendamenti presentati dalle opposizioni al bilancio della Capitale. Un record assoluto per l'Aula Giulio Cesare, sfiorato soltanto con il nuovo Piano regolatore della giunta Veltroni, quando all'opposizione c'era l'attuale maggioranza. Uno schieramento di plichi di carta, (se dovessero essere ritenuti ammissibili tutti i 150 mila emendamenti servirebbero 1,5 milioni di fotocopie da distribuire a tutti i consiglieri capitolini), come fosse un "esercito" di soldatini. Lo spiegamento di "forze" da parte delle opposizioni serve per far comprendere alla maggioranza che un accordo sui conti capitolini, e soprattutto sulla costituzione della nuova holding e sulla vendita del 21% di Acea, va almeno cercato. Nonostante politiche opposte sulla gestione della crisi e soprattutto sulla dismissione delle quote della più importante azienda capitolina, il Pdl in questa fase così delicata ha peccato di strategia. Un incontro con i capigruppo delle opposizioni avrebbe spuntato qualche arma propagandistica. Adesso invece lo scontro è diretto. Il finale, comunque, sarebbe stato lo stesso. Dopo la prima settimana di votazioni, che cominceranno lunedì, ci sarà qualche incontro tra i capigruppo e con l'assessore. Magari anche con il sindaco. È chiaro che l'Assemblea capitolina non può bloccarsi per 12 mesi, così come il flusso nelle casse comunali. Per legge la manovra finanzaria deve essere approvata entro l'estate. Pena, il commissariamento. Ovvio che non si arriverà a tanto e che, alla fine, si ritirerà la maggior parte degli emendamenti. Intanto però è battaglia a tutto campo. «Centocinquantamila emendamenti e ordini del giorno per difendere Roma dai saldi di fine stagione del sindaco Alemanno - spiega il capogruppo Pd, Umberto Marroni - il sindaco vuole, nell'ultimo anno pre-elettorale e in emorrargia di consensi, svendere la prima azienda pubblica romana. Una crociata solitaria visto che il primo cittadino ha tutta la città contro». replica puntuale il presidente della commissione Bilancio, Federico Guidi (Pdl): «È evidente che quando si presenta una mole di emendamenti così colossale non si hanno 150mila nuove idee per la città, ma 150mila pratiche ostruzionistiche. Spero vivamente che l'opposizione rinunci a un ostruzionismo tanto sterile quanto inutile e scelga un numero ragionevole di emendamenti su cui confrontarsi seriamente con la maggioranza». Il primo seme per la pace è stato gettato. Susanna Novelli

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